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Commento di Persio Flacco

su Negazionismo, antisemitismo e unicità della Shoah


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Persio Flacco 25 ottobre 2013 22:57

<< E’ il caso dell’ "antisionismo sionista" di cui parla ampiamente Atzmon e che si può riassumere in questo modo:
- noi "ebrei" possiamo dividerci su tutto e militare nei campi più disparati, ed anche sulla opportunità o meno di essere a favore o contro una legge anti-negazionista, ma in ogni caso il nostro essere ebrei viene prima ogni altra cosa e sopra ogni altra cosa.
Ecco dunque che vi sono gli ECO, gli Ebrei Contro l’Occupazione, dove si sente la necessità di qualificarsi "ebrei", quando altri non avvertono il bisogno di dirse Dentisti contro l’Occupazione...>>

C’è un motivo per questo. Da anni ormai è in atto un processo intenzionale che tende a sovrapporre l’immagine del sionismo a quello dell’ebraismo. Sionismo ed ebraismo non sono e non saranno mai la stessa cosa: per questo è necessario qualificarsi come ebrei per quelli che si oppongono a questo processo. Il sionismo, come ogni altro movimento ultranazionalista, pretendere di rappresentare il vero ebreo, come il Fascismo pretendeva di rappresentare il vero italiano. Come ci si sarebbe potuti opporre al meglio alla pretesa fascista se non qualificandosi come italiani e antifascisti? Lo stesso vale per quelli che qualificandosi come ebrei avversano il sionismo.


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