A Quirico va tutta la mia stima: scegliere di rischiare la pelle per essere testimone diretto dei fatti è già una prova incontrovertibile dell’onestà intellettuale dell’uomo e del giornalista.
Ma è anche vero che essere testimone diretto dei fatti non garantisce che questi vengano correttamente interpretati e riportati, come dice l’articolo. Per poterlo fare occorre che il testimone abbia il quadro completo e oggettivo della situazione nella quale quei fatti avvengono. Ma questo è un compito che spetta al cittadino lettore: l’importante è che abbia testimoni onesti come Quirico che lo informino.