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Commento di

su Le centrali nucleari in Italia. Il caso del Garigliano (Seconda Parte)


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29 agosto 2013 12:03

Il rapporto KiKK (Kinderkrebs in der Umgebung von KernKraftwerken = Cancro Infantile nelle vicinanze di impianti nucleari) del 2008 ha riscontrato un incremento di 1.6 volte di tumori solidi e di 2.2 volte dei casi di leucemia nei bambini residenti entro un raggio di 5 km da tutti gli impianti nucleari di quel Paese. Ha fatto bene a citarlo. Non lo definirei affatto una bufala, perchè è uno studio epidemiologico condotto su degli standard molto rigorosi. Lei è in grado di citarmi un solo studio epidemiologico analogo fatto in Italia sull’impatto delle centrali nucleari sulla popolazione? smiley


Naturalmente lei sa che in Italia,territorio sismico e pieno di vulcani, la radioattività naturale è molto più elevata che in Germania? Il Radon di cui parlava il sig. Zaccaria, non è una scemenza, che sia associabile ai fenomeni sismici oppure no. E’ un gas molto diffuso, che è da qualche anno oggetto di monitoraggio ambientale, perchè associato ad alcune insorgenze tumorali. Basterebbe già questo per fare la differenza tra l’Italia e la Germania.

Idem, lo sviluppo del nucleare in Italia è stato frenato anche dal fatto che l’iondice di terremoti nel paese è troppo elevato per tecnologie così rischiose.


Lei dice che il nucleare ha il minore impatto ambientale, anche rispetto al solare ed all’eolico? su quali dati si basa? E la prego di evitare di associarmi ad eventuali lobby, perchè io evito di ipotizzare che abbia degli interessi a difendere il nucleare. Quindi, massima cortesia reciproca e rimaniamo nello stesso campo da gioco.


Emiliano Di Marco



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