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Commento di Fabio Della Pergola

su Texas, la senatrice Davis parla per 13 ore ma vince: il ddl anti-aborto non passa


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Fabio Della Pergola Fabio Della Pergola 27 giugno 2013 14:47

Credo che "alzare la posta" nel modo suggerito da -.138 sia estremamente pericoloso perché scatenerebbe una ridda di pareri contrapposti e di dispute accesissime rendendo di fatto ancora più difficile la difesa di quel diritto minimo conquistato con enormi fatiche - come quella di questa caparbia eroina texana - nel corso di decenni.

Il "diritto minimo" è, prima di tutto difendere il concetto che un feto NON è un bambino vivo; cioè che esiste una radicale, sostanziale differenza fra prima e dopo la nascita. I movimenti e le attività elettriche emesse dal cervello di un feto sono attività unicamente e puramente biologiche e neurologiche, manca l’attività cerebrale attiva dal punto di vista psichico. Cioè la vita umana.

Già affermare questo è causa di aspri dibattiti, ma è questo il punto essenziale, non quello di stare a discutere se hanno diritto di parlare gli uomini o le donne (pur comprendendo il senso di questa affermazione). Anche fossero solo donne, ma donne religiosamente convinte che la vita umana esiste fin dall’embrione, il diritto all’aborto sarebbe immediatamente negato; non è quindi una questione di genere, ma di pensiero libero da pregiudizi di stampo religioso cristiano; né ebraismo né l’islam infatti ritengono che l’aborto debba essere sempre vietato perché sanno distinguere tra vita realizzata alla nascita e dimensione fetale.


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