"Renzi ... sull’istinto ..."
Lo stesso istinto che ti ha fatto vedere per tanto tempo di buon occhio il M5s, salvo poi accorgerti pochi giorni prima del voto di aver sbagliato e portato a votare per Monti ??? Ti suggerirei modestamente di seguire di più la tua intelligenza, visto che ce l’hai.
"interesse pubblico/interesse privato ... onesto/disonesto .... capace/incapace ..."
avevo visto giusto, per quanto riguarda la tua capacità di distinguere tra destra e sinistra. Ogni anno in ogni paese del mondo si produce una certa ricchezza (approssimativamente misurata dal PIL ) come questa ricchezza viene ripartita tra le diverse componenti sociali non è questione tecnica, ma eminentemente politica ed è qui che si misura prioritariamente l’esser di destra o di sinistra.
Le tre coppie che tu proponi come le uniche discriminanti valide sono qualcosa di "pre-politico". Per costringere un uomo politico a difendere l’interesse pubblico e non quello suo personale, a essere onesto e a dimostrare le sue capacità, ci sono il voto dell’elettore, le leggi anti corruzione e anti clientelismo. Se queste leggi non ci sono effettivamente e il voto non funziona allora le cause sono di natura storica, andrebbero analizzate e risolte per dare una svolta al modo di funzionare della democrazia italiana.
Esempio: meritocrazia e clientelismo sono termini antitetici, o c’è l’uno o c’è l’altro, e in Italia sin dal 1861 c’è sempre l’altro. La ferrea regola dell’appartenenza disciplina la vita sociale e politica e poiché da noi l’invadenza della politica nell’economia è stata sempre eccessiva, anche la struttura produttiva ne è largamente infettata. Teoricamente risolvere questo problema sarebbe interesse sia della destra che della sinistra. In realtà in Italia non interessa nessuno dei due, se non come declamazione da programma elettorale. Lo stesso dicasi per la corruzione. La mancata soluzione di questi due "macigni" è legata all’esser "casta" dei politici italiani e unitamente alla separazione tra cittadini e Stato.
Posso quindi essere d’accordo con te sulla necessità prioritaria di risolvere questi problemi, ma ciò nulla toglie alla validità della distinzione tra destra e sinistra, e sulla profonda differenza tra le due.