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Commento di

su La speranza è nel blog di Beppe Grillo. Incredibile ma vero


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18 maggio 2013 11:44

Paolo, non intendo affatto sottovalutare il problema della microcriminalità e della sensibilità diffusa del problema soprattutto in alcune zone e quartieri. Non a caso la Lega ha avuto il suo periodo d’oro proprio in concomitanza con l’aumento dell’immigrazione.

Restano considerazioni che secondo me sono indiscutibili:

1 - la soluzione a questi problemi passa per il miglioramento complessivo dello stato di benessere della popolazione (inclusi gli immigrati) e una regolamentazione dell’immigrazione che tenga conto degli aspetti umani della questione. Si tratta solo di gente che cerca un modo migliore di vivere, non di delinquenti; non dimentichiamoci di come venivano trattati i nostri emigranti all’estero. E non dimentichiamoci che queste migrazioni di massa sono ineluttabili ed è impensabile poterle bloccare con la forza o con le "regole". L’unico modo sensato di affrontarle sarebbe quello di sviluppare nei paesi d’origine le condizioni economico-sociali e politiche per cui a nessuno verrebbe più in mente di emigrare. Quello che è successo con i polacchi, tanto per capire, non ce n’è più uno a lavare i vetri ai semafori e ce li ricordiamo tutti quanti erano.

2 - anche non sottovalutando il fenomeno è evidente a tutti l’uso manifestamente strumentale che di questi episodi viene fatto. Uso su cui alcuni hanno fondate le proprie fortune politiche e personali. Amplificando a dismisura fatti anche minori (non è il caso di Kabobo che minore non è) come il piccolo spaccio o simili si crea allarme sociale anche là dove esisterebbe solo del fastidio: di nuovo torna l’esempio del lavavetri ai semafori che furono additati a Firenze come l’elemento di maggior pericolosità da quello stesso assessore Cioni che intanto si intascava bustarelle dai costruttori locali che stavano distruggendo le periferie. Il fastidio del lavavetri era diventato un caso nazionale di criminalità quando era al più una questione da risolvere facendo girare un po’ di più i vigili urbani.

3 - Nel post di Grillo si fa un’altra operazione, scandalosa, equiparando uno schizofrenico a un immigrato. E qui si apre la questione psichiatrica che tu fai derivare solo al malessere sociale e quindi a una questione sociale. Le patologie invece esistono a prescindere e sono molto più numerosi i casi che avvengono all’interno di famiglie normali - dove magari il malato viene tenuto sedato - che quelli segnalati fra i diseredati. La rabbia derivante da cause sociali può portare a rompere cose, ma difficilmente porta a uccidere perché si "sentono le voci". Qui la sintomatologia parla chiaramente di schizofrenia. E pensare che il malessere sociale faccia sorgere dal niente non una semplice incazzatura, ma una sindrome schizofrenica continua a sembrarmi molto discutibile.

Ciao
FDP


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