Partiamo dal presupposto che la concessione della cittadinanza non è una questione da trattare in stile Borghezio ,per il quale vale lo ius sanguinis , né però si può arrivare ad uno ius soli incondizionato .
E’ evidente che in linea generale deve essere adottato un regime misto che scongiuri il pericolo di "turismo " della cittadinanza ma nello stesso tempo garantisca un criterio di civiltà .
Mi chiedo ,per esempio ,se nell’ipotesi di un nato da coppia di immigrati regolarizzati , non possa valere l’automatismo secondo il quale al termine della frequentazione delle scuole dell’obbligo scatti la cittadinanza .
Poi ci sono i casi in cui i genitori immigrati siano residenti in Italia da un certo numero di anni ,quello che almeno un genitore sia a sua volta nato in Italia ecc...
Insomma l’argomento è delicato ma non dovrebbe essere impossibile varare una legislazione equilibrata che eviti storture ma nel contempo garantisca un diritto di civiltà .
Quanto a Grillo farei un distinguo dalle posizioni xenofobe di Borghezio e soci ,lui sarebbe per un referendum popolare (magari su internet ) ,però come al solito non è informato sulla natura soltanto abrogativa dello strumento referendario . Poi bisogna che qualcuno gli spieghi che siamo in una democrazia parlamentare e che l’organo preposto a legiferare (a lui piaccia o meno) è appunto il Parlamento .
Ammesso che capisca.