Transizione >
Tale è l’attributo che meglio identifica natura e portata del governo appena nominato. L’unico governo possibile, secondo Napolitano, stante la situazione e le aspettative.
A partire da quella riforma del sistema pubblico da più parti invocata e troppe volte rinviata. Governo “di transizione” che dovrebbe ridare vigore a quel bipolarismo “azzoppato” dagli esiti dell’ultima tornata elettorale.
Quanto durerà la transizione?
Sicuramente almeno 6 mesi per riuscire a dare concretezza a provvedimenti atti a superare le “sofferenze” sociali più marcate e ad invertire la fase di declino economico.
Dovrebbe altresì durare il tempo necessario (un anno) per avviare e completare il processo di riforma Costituzionale riguardante l’architettura dello Stato.
Niente è comunque scontato.
Oltre che agli sviluppi internazionali un governo di alleanza è, per sua natura, esposto ai “contraccolpi” di sopravvenuti eventi “divaricanti” emersi negli stessi rapporti di maggioranza. Di sicuro sarebbe “nefasta” per il paese una durata inferiore ad un semestre.
E’ comunque auspicabile che tra un anno, concluso il ciclo riformatore, si torni a scegliere tra proposte elettorali alternative per un governo di genuino e univoco indirizzo progettuale.
Coerenza e responsabilità guidano la direzione per un Ritorno alla Meta …