Un profondo senso di estraneità caratterizza il rapporto tra cittadini italiani e il proprio Stato, un disprezzo generalizzato verso i gestori della cosa pubblica, considerati tutti uguali, che coinvolge la stragrande maggioranza degli italiani.
L’origine di questo fenomeno, che ci cratterizza e ci differenzia profondamente da francesi e inglesi, è da rintraciarsi nell’estraneità delle masse popolari (contadini e operai) dal processo di unità nazionale e dall’avvento del liberalismo. La continua riproduzione di questa estraneità è stata alimentata dal modo di comportarsi del ceto politico italiano, pofondamente intriso di clientelismo, corruzione, rapporti con le massonerie e le mafie, nonché rifiuto di sottostare ai controlli di legalità.
Nelle quattro crisi di regime che l’Italia ha attraversato la sinistra non è mai riuscita a presentare una proposta politica alla maggioranza degli italiani capace di risolvere questo rapporto in psitivo, al contrario ne è stata travolta. L’antipolitica, ovvero il sentimento di disprezzo che coinvolge tutti i politici del regime in crisi, è sempre servita a impedire alla sinistra di giungere al governo.
Se vuoi approfondire questi aspetti dai uno sguardo a questo articolo http://mafiepolitica.blogspot.it/2012/05/antipolitica.html
Il problema che si pone oggi pertanto non è quello della democrazia diretta, una fantasia utopistica, ma quello di restituire ai cittadini i diritti espropriati - mediante l’uso di massa del clientelismo - dal ceto politico italiano.
Per quanto riguarda poi il partito socialdemocratico che Barca e voi altri vendoliani volete fare, siete in ritrado di oltre trenta anni. Ormai i partiti socialdemocratici europei sono tali solo per una forma di attaccamento a etichette usate da tanto tempo. La realtà è che ciò che oggi serve è un partito democratico (alla Obama o alla Tony Blair), un partito che tenga conto della specificità italiana rappresentata dalla presenza di una casta di preti invadenti assolutamente abnorme rispetto ad altri Stati europei cattolici.