Sono d’acccordo con Paolo e con gli altri commentatori che
disprezzano un millantatore di titoli fasulli: la bugie sono bugie, e non
possono essere sdoganate dal fatto che tanti potenti italiani sono
granbugiardi.
Ci aggiungo però una constatazione e un ragionamento
dietrologico.
Se il truffatore Giannino si è spinto a millantare un master
preso a Chicago, proprio dove insegna il suo amico Zingales, mi sembra chiaro
che contava sulla sua COPERTURA .
Ritengo improbabile che Zingales abbia improvvisamente scoperto
la truffa: ritengo molto più probabile
che, per altri accordi, abbia deciso di
silurare Giannino, ovviamente a favore
di Monti.
Su questo punto, e SOLTANTO su questo, io credo che Giannuli
abbia ragione, ma non mi sembra affatto il caso di essere solidali con un
truffatore: un truffatore truffato non
diventa affatto una persona per bene.
Geri Steve