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Commento di

su In ricordo di Antonio Barbatelli


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7 gennaio 2013 00:07

Non conoscevo la storia di questo giovane e sfortunato ragazzo,forse non è stato dato giusto rilievo alla vicenda accaduta un anno e mezzo fa. Stasera ,però,leggendo sono rimasta attonita perchè mi sono resa conto che in questa città nulla cambia e le disgrazie che accadono ad alcuni ,purtroppo, non sono di insegnamento per nessuno nè lasciano un segno tangibile che aiuti altre persone a non ritrovarsi in simili situazioni. Conosco molto bene il bosco in quanto dal 1979 al 1983 sono stata allieva dell’ istituto Caselli che ha sede proprio all’ interno di questo meraviglioso parco sicuramente tanto affascinante ma altrettanto pericoloso per diversi motivi. Anche se i miei ricordi fanno capo ad un’ epoca ben diversa ho notato con dispiacere che nulla è cambiato. Il bosco era all’ epoca un ritrovo di spacciatori e di tossicomani (consideriamo anche che allora c’era una certa tolleranza in tal senso) ma il pericolo più grande veniva dai numerosi maniaci sessuali presenti quotidianamente all’ interno del bosco i quali giravano totalmente indisturbati ,occupati a molestare chiunque ed una volta in cui una nostra compagna fu aggredita fisicamente da uno di questi personaggi, nulla fu fatto dalle forze dell’ ordine che furono allertate. Nel 2011 ancora questo posto non è stato messo in sicurezza nonostante i supporti tecnologici come telecamere e quant’ altro! E questa volta con un epilogo ben più tragico. Un saluto caro ai genitori che attendono sicuramente di avere giustizia.


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