@ 23 : Alla questione principale ,confesso che mi era effettivamente sfuggita ,rispondo semplicemente cosi’ :
Se il partito è di tipo tradizionale ,ovvero con radici storico culturali ,sociali o ideologiche ,sicuramente un articolo fazioso non può determinarne il crollo , al massimo far perdere una parte di consensi ,spesso poco determinante perché il rimpiazzo sarebbe possibile.
Ma nel caso dell’IDV , come nel caso del PDL e come potrebbe essere per il M5S ,ossia partiti a forte connotazione personalistica distruggere l’immagine del leader può bastare e come a distruggere il partito .Il caso PDL ,anche se si tratta di autodistruzione dell’immagine ,è emblematico .Stessa cosa ,anche se con diversità strutturali ,rischia il M5S .
A lungo termine , se il paese imboccasse una linea di "normalità " civile e istituzionale , hai assolutamente ragione nel dire che l’IDV non avrebbe più ragion d’essere , essendo nel frattempo venuto meno l’oggetto del contendere , ma noi non siamo ancora arrivati a questa fase e quindi mi rimane il dubbio di chi e perché ha voluto tentare di accelerare il processo naturale .Penso che la spiegazione andrebbe cercata a sinistra ,per essere più precisi nel PD .
Però il rischio ,quando si fanno operazioni di killeraggio mediatico di questo tipo è quello di ottenere risultati devastanti nell’immediato ma che possono , a medio- lungo termine , diventare un boomerang qualora D i Pietro riuscisse a dimostrare la sua assoluta onestà .
Resta quindi da capire se chi l’ha congeniata ha calcolato i tempi giusti in vista delle prossime elezioni.