La meritocrazia è democratica, perché consente mobilità sociale a chi proviene da strati sociali deboli.
La meritocrazia è nell’interesse di un intero popolo, perché consente di avere nei posti chiave le persone più preparate e produttive.
La meritocrazia è egualitaria perché tutti hanno le stesse opportunità.
La meritocrazia non comporta diseguaglianze sociali, che invece sono il frutto di scelte politiche di redistribuzione del reddito annuo prodotto. La Svezia, dove la meritocrazia regna sovrana, è infinitamente più egualitaria dell’Italia.
La meritocrazia non esiste in Italia (se non in alcune piccole enclave), dove invece vige un sistema profondamente ingiusto: il clientelismo, la cui conseguenza è il regno della peggiocrazia (come dice Zingales).
Responsabile di questo stato di cose, che dura sin dall’unità nazionale, è la destra brigantesca e la sinistra succube e stupida.
Tutta la mia solidarietà a voi due (autrice e xxx10).