Bah, mi dispiace dover intervenire soltanto per smentire qualche simpaticone. Tuttavia, non mi va che Agora Vox, una delle mie letture preferite contenga certi grossolani errori - nei commenti, s’intende -.
Insomma, questo tizio, Maurizio Carena, scrive:
«
...ma non lo sapete che EPolis di Dell’Utri (tramite Rigotti) ha una redazione sola per la ventina di edizioni locali nazionali? O credete che "Il Brescia", "Il Torino", "Il Vicenza", per dirne alcuni, li facciano a Brescia, Torino e Vicenza?».
Ora, lavorandoci ad E Polis e avendo anche un delicato incarico sindacale vorrei solo dire che:
1) il fatto che vi sia una sola redazione centrale è molto semplice da spiegare: i redattori di epolis sono
in telelavoro. Capitalismo e comunismo c’entrano, ma relativamente. Telelavoro significa che io sono di Napoli, lavoro a Napoli e produco il mio giornale da Napoli, sfruttando le infinite vie del web. Dunque , gentile Carena , Epolis torino è fatto da gente di torino, napoli da napoletani, riesci a capirlo?
2) io spero tu possa provare questa storia di Dell’Utri.
Se puoi provarlo (provare = no illazioni e voli pindarici che sono sul filo della diffamazione). SE puoi provare certi collegamenti interessa molto anche a me in quanto sindacato. Se puoi al massimo sostenere che dell’utri fu presidente della concessionaria pubblicitaria e poi dopo poco ando’ via (
http://quomedia.diesis.it/news/11599/dellutri-lascia-e-polis ) allora concordi anche sul fatto che non si dovrebbe spalare fango su lavoratori come quelli di EPolis che ben conoscono le sofferenze di una crisi aziendale, assimilandoli a chissà quale maligna operazione.
Ti ricordo, caro Carena, che i giornalisti di EPolis, compreso chi ti scrive, hanno una storia limpida al di sopra d’ogni sospetto. Anzi molti di noi sono già anche abbastanza "esposti".
Vabbè, era giusto chirire, soprattutto a tutela di uno strumento, libero, aperto, democratico ma che vuol essere autorevole come AgoraVox. Null’altro, ciao.