Se dobbiamo competere con i lavoratori cinesi schiavizzati, allora dobbiamo essere competitivi con loro. I sacrifici li devono fare solo e soltanto i lavoratori i quali dopo essersi indignati e sfogati adeguatamente con qualche manifestazione poi digeriranno il rospo: stipendi, ferie, orario, doveri sul lavoro, diritti sindacali, tutto allineato ai lavoratori cinesi e con tanti saluti ai "diritti conquistati in decenni di lotte".
E’ la globalizzazione, il villaggio globale, la possibilità di acquistare tutto a prezzi minori, non siete contenti?