Egregio lettore, ho letto il programma del movimento 5 stelle. Non trovo differenze sostanziali da quelle degli altri movimenti politici. Tutti promettono ed hanno, o sembrano avere, ricette chiare su come rilanciare lo sviluppo sociale ed economico di una regione importante come la Sicilia. Premesso che dobbiamo ritenere conditio sine qua non il requisito dell’onesta, resta il problema di come procedere.
La Sicilia, non gode di una dote finanziaria da poter spendere in investimenti ed ancora rappresenta un’incognita per gli investimenti diretti esteri sul territorio: mancanza di moderne infrastrutture e la presenza di organizzazioni mafiose, prima ancora di possibili incentivi fiscali ed economici, frena la parte sana di investitori esteri.
Il sottogoverno della burocrazia è così radicato nel territorio, che forse non basta una intera legislatura per sradicare il marcio. Detto questo, il M5S potrebbe avere, forse, un effettivo positivo legato al fatto che rappresenta una novità nello spazio elettorale siciliano.
Detto questo, personalmente nutro qualche dubbio sulla stessa struttura del movimento: eccessiva identificazione nella persona del fondatore. Abbiamo già fatto esperienze, non sempre positive, di leader carismatici ed amati dal pubblico. Possiamo sperare che questa volta sia diverso?
Non votare è l’opzione peggiore.
Alfonso Albano