Fabio ,si fa tanto per dialogare perché è interessante analizzare i diversi punti di vista .
L’equivoco è tutto racchiuso nel fatto che non si tratta di una vicenda che investe il diritto di opinione e l’eventuale ammenda (in sede civile) nel caso di chi sgarra .
Qua siamo di fronte ad una fattispecie di reato totalmente diverso anche se consumato a mezzo stampa,che attiene alla produzione di dossier menzogneri artatamente costruiti , secondo un disegno preordinato e per fini politici , con l’aggravante delle recidive e l’istigazione a delinquere (che però non so ancora se è stata inserita nel dispositivo di sentenza e quindi do con il beneficio di inventario).Quindi la finalità premeditata non era esprimere una opinione su una vicenda ,bensi’ era quella di distruggere un giudice per un duplice scopo ,l’aggancio del voto cattolico e lo sputtanamento della magistratura che ,come ben sappiamo ,giova ad un certo signoreche molto ha a che fare con la testata .
L’emersione successiva di " Betulla " , nome in codice di Renato Farina , quale autore del pezzo ,le cui imprese erano ben note sia a Feltri che a Sallusti , è la dimostrazione ulteriore che si è trattato di una aggressione preordinata e forse perfino commissionata .
In tutta questa vicenda , che anche tu ci hai ben descritto , francamente la libertà di stampa c’entra come i cavoli a merenda .La stampa è stato solo lo strumento .
Per cui per Sallusti carcere forse si per rispndere al tuo quesito ,ma direi sicuramente si se vogliamo cominciare a riportare questo paese in una dimensione di normalità .
ciao