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Commento di

su Yulia Timoshenko condannata in Cassazione a 7 anni di carcere


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31 agosto 2012 20:21

Con tutto il dovuto rispetto per chi si è battuto, anche a livello istituzionale, e continua a lottare affinchè la Timoshenko venga rimessa in libertà, vorrei che qualcuno mi spiegasse se rientra, in genere, nelle prerogative di un Primo Ministro impegnare, in prima persona, le finanze già abbastanza dissestate del proprio Paese, stipulando direttamente contratti di fornitura con un altro Stato, senza, tra l’altro, acquisire preventivamente neppure il consenso degli Organi istituzionali a ciò deputati dalla Costituzione ivi vigente. Ma vi immaginate cosa sarebbe successo in Italia se il Berlusca, a suo tempo, in uno dei tanti momenti di crisi di autoesaltazione, avesse di sua iniziativa stipulato accordi commerciali con il suo “amico” Putin? Magari pure vantaggiosi ma negoziati certamente senza alcun rispetto delle regole che qualsiasi Paese civile impone di osservare a garanzia del rispetto dei vari ruoli istituzionali ma soprattutto per assicurare trasparenza e legittimità all’azione di governo. Si potrà forse discutere allora sulla sola equità della pena inflitta.Viene però spontaneo chiedersi se sette anni di carcere non sarebbero richiesti anche in Italia da qualsiasi PM, a fronte di reati di una certa gravità...............Qualcuno si ricorda di “mani pulite”? Forse no. In fin dei conti, in Italia l’impunità è la regola, la condanna l’eccezione e la certezza della pena una mera chimera. Ne consegue che la memoria, facilmente.....sfuma.


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