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Commento di

su Il fallimento dell'Euro si avvicina: cosa fare?


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5 giugno 2012 10:27

L’attuale crisi credo sia l’esempio più lampante della limitatezza e dell’insufficienza di visioni puramente "economicistiche" delle cose. Come se fosse l’economia da sola a determinare le sorti della politica, o se da sola bastasse a sostituirla.
L’unione economica non ha indotto, automaticamente, nessuna unione politica. E l’idea di giungere a quest’ultima "forzosamente", tramite shock economici, recessioni, tensioni sociali e suicidi di persone, beh, si commenta semplicemente da sè. E’ un sentiero aberrante, che qualsiasi persona di buon senso rifiuterebbe a priori. Ma nei vertici della UE, oggi come oggi, il buon senso sembra non andare di moda (e, purtroppo, si vede....).
Ormai, quello che è successo non lo si può cambiare. L’euro, così come è, difficilmente sopravviverà ed i costi, come detto da molti, saranno alti (per la stessa Germania, che esporta proprio in quei paesi "spreconi" che ora sono in recessione).
Posto che si deve ripartire da zero, come in un nuovo dopoguerra, invito allora ad abbandonare le discussioni sul problema (la crisi), per focalizzarsi sulla soluzione. Ripartire liberi, soprattutto, e ripartire con un principio fisso: ci vuole più politica. Politica "vera", intesa come arte di governo, intesa come idee. Non la politica che abbiamo visto sino ad ora, appiattita sulla mera ricerca del consenso tramite il marketing ed ancella di un’economia che ha chiaramente dimostrato di non sapersi governare.


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