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Commento di

su Grillo non è l'alternativa: anzi...


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2 giugno 2012 19:10

Hai ragione Emilia a preoccuparti del linguaggio violento, in politica è il primo passo verso la guerra civile. In ogni caso al momento non vedo di questi pericoli.

Tuttavia Grillo e Casaleggio hanno altri difetti , dei quali chi è accecato dall’ideologia grillina, come il commentatore xxx217, non si accorge minimamente.

E’ davvero ridicola e pericolosa l’idea che dalla rete e con la rete si possa dirigere un movimento politico nazionale in maniera autoritaria, sfuggendo a ogni confronto e riservandosi il diritto di delineare la strategia politica nazionale e la decisione inappellabile di chi è dentro e chi è fuori il movimento.

Con la coppia in questione siamo passati dal partito azienda (Forza Italia) all’azienda partito (Casaleggio associati), dall’uomo di spettacolo che raccontava barzellette zozze al comico violento.

Non c’è che dire un bel progresso!

Il ruolo di Grillo/Casaleggio nella crisi in corso?!?? semplice, consentire alla destra socio-economica di riorganizzarsi per riprendere il comando politico che la coppia Berlusconi-Bossi si è lasciato sfuggire di mano. C’è un articolo su Agoravox che sottopongo alla tua attenzione, che mi sembra significativo in proposito: http://www.agoravox.it/Antipolitica-Origini-e-ruolo-nelle.html

Al commentatore xxx228 dico che non c’è dubbio che i gruppi locali di giovani impegnati nel M5s sono animati da buone intenzioni e da metodi del fare politica largamente condivisibili, tuttavia questi gruppi fanno capo ad una struttura nazionale "immateriale", sfuggente a ogni dialettica politica, autoritaria in una maniera insopportabile. Gruppi che si lasciano guidare, contrassegnare e irregimentare dalla coppia Grillo/Casaleggio. Pertanto tutto ciò che di buono hanno e fanno va in fumo e suscita terribili sospetti autoritari. Questi giovani se realmente vogliono incidere positivamente nella politica nazionale hanno un obbligo inderogabile: liberarsi della coppia Grillo/Casaleggio.

Che fare? credo che ci sia poco da fare oggi se non contrastare l’Azienda Grillo/Casaleggio e diffidare della nuova destra in formazione (Montezzemolo, Passera, ecc. ...). Quando poi Bersani (e chi sta dietro di lui) avrà fatto la fine di Occhetto nel 94 allora bisognerà rifondare la sinistra partendo dall’applicazione reale della Costituzione del ’48..

 


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