• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile


Commento di paolo

su Non possiamo prevedere un terremoto, ma potremmo prevenirlo


Vedi tutti i commenti di questo articolo

paolo 27 maggio 2012 11:21

Geri , se mi dici che un fisico che al max ha sostenuto un esame di geologia (per es. è il mio caso),non sia il massimo per trattare di sismologia sono d’accordo con te .

Però ti faccio notare che il prof. Boschi è si laureato in fisica ma poi si è dedicato a tempo pieno con un curriculum accademico di tutto rispetto alle scienze della terra(geotermia ,sismologia e geologia).Quindi penso che i modelli geologici siano il suo pane quotidiano.
Credo che meglio di una preparazione di base in fisica per trattare di tensioni elastiche e di accumuli di energia poco ci sia .Chi ci volevi mettere un chimico ?
Ti faccio inoltre notare che ,almeno ai miei tempi non so nel frattempo cosa sia cambiato,gli studenti di scienze naturali o geologia sostenevano gli esami di fisica (è vero con molta più comprensione da parte dei docenti) presso la facoltà di Fisica .

Il problema non sta nella stima probabilistica che possa avvenire un evento sismico in determinate aree della terra ,come tu dici a mappatura ben conosciuta ,il problema è che non esiste sistema di rilevamento o un algoritmo che dia una una probabilità cosi’ elevata da rientrare in una stima previsionale utile ossia in un range ragionevole di tempo . Ai fini pratici bisognerebbe parlare al max di qualche settimana o un paio di mesi , anche perché la latenza dei fenomeni di scarico dell’energia elastica può durare decenni se non secoli .

Tutti ci aspettiamo il Big one sulla faglia di Sant’Andrea in California ,ma sul quando è tutta un’altra storia. Ultimi terremoti avvenuti nella zona :1857 , 1906 ,1989 ,le stime davano una previsione nel 1993 e invece è avvenuto nel 2004 ,undici anni dopo .
Sul radon come indicatore alcuni ci stanno già investendo ma è tutto ancora da dimostrare ai fini pratici (per es. per ordinare una evacuazione ) .E’ inutile che il rilascio massivo avvenga durante l’evento ,comunque è una possibilità ,vedremo.

L’unico modo per ovviare ai terremoti è costruire strutture dinamicamente assorbenti (sul modello Giappone),rispettare le leggi e le prescrizioni in materia (tutt’ora ampiamente disattese) e dichiarare tutta la penisola a rischio sismico di cat 1 .
Purtroppo per i centri storici la battaglia è persa in partenza , ma che crollino capannoni costruiti dieci anni fa è roba da vergognarsi .
ciao


Vedi la discussione






Palmares