Condivido in pieno quanto scritto.
Aggiungo però un particolare: il dovere di denunciare i crimini non è ristretto ai soli pubblici ufficiali (come invece sostiene il Crociata), ma è di tutti i cittadini italiani e anche dei non italiani se presenti in Italia, anche se è vero che -putroppo- l’inosservanza è poco sanzionata.
Quindi, una volta di più, l’appartenenza alla chiesa cattolica si configura come l’appartenenza ad una associazione (setta o mafia che sia) omertosa che si contrappone apertamente alla società civile e alla legalità italiana.
Oltre che la "sacrosanta" indignazione di fedeli e no per tanta arroganza di "santa madre chiesa", si dovrebbero indignare lo stato italiano e la magistrature italiana e, oltre all’indignazione, dovrebbero fare il loro dovere per questa ingerenza e istigazione a delinquere in correità e favoreggiamento.