Non è così sicuro che i mutui debbano rimanere in Euro, come tecnicamente non è prevista un’uscita dall’Euro anche gli stessi contratti di mutuo potrebbero essere interpretati in una logica di controvalore e quindi le banche potrebbero essere obbligate a convertirli in moneta nazionale al cambio fissato per l’uscita.
L’uscita per me invece è concordare a livello europeo che le riforme richieste non vanno fatte in un anno anno ma occorrono almeno 3-5 anni.
Gli Eurobond possono essere lo strumento a tempo per gestire questa fase, poi in ogni caso il nostro Paese dovrà decidere cosa vuole fare da grande.
Euro o non euro dobbiamo capire dove vogliamo andare, perché oltre il settore pubblico c’è l’altra metà del cielo ovvero il settore privato.
Se FIAT se ne sta andando dall’Italia mentre la VW vuole entrare (vedi FQ di oggi), il problema non è la lira, la possibilità di fare le svalutazioni ecc, è un problema di uomini e purtroppo sia nel privato che nel pubblico non li abbiamo.
Ci reggono ancora a galla le piccole e medie imprese, mentre le grandi oramai sono alla deriva.