Paolo Mazzanti
Il bilancio fra benefici monetari (effetto calmiere) del FV e costi degli incentivi dovrebbe essere a mio parere fatto confrontando il costo al "mercato elettrico" del kWh quando è attivo il FV contro costo incentivi.
Il relativo sito www.mercatoelettrico.org segnalava i seguenti valori nei giorni passati:
- domenica 13/5 : con FV 0,03 Euro/kWh, senza FV 0,09 Euro/kWh;
- lunedi 14/5 : con FV 0,07 Euro/kWh, senza FV 0,10 Euro/kWh;
- martedi 16/5 : con FV 0,06 Euro/kWh, senza FV 0,09 Euro/kWh.
Perchè il prezzo che si paga in bolletta non si abbassa drasticamente di giorno (quando funziona il FV) ?
Credo che le lobby di chi vuole l’energia elettrica prodotta da combustibili fossili (metano, petrolio, carbone, ecc,) siano molto più potenti di quelle che vogliono le rinnovabili!
Vorrei infine segnalare che le rinnovabili sono fonti inesauribili, gratuite, pulite.
Ma tutto quello che scrivo mi sembra non sia preso minimamente in considerazione da chi dovrebbe gestire i prezzi del kWh, attento piuttosto a mantenere in vita la voce A3 degli oneri in bolletta, tutt’ora usata per "incentivare" le fonti "assimilate" alle rinnovabili, ma che sono in realtà per gli inceneritori di rifiuti urbani e per le centrali a carbone.