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L’energia che viene dal sole

Occhi puntati sul fotovoltaico. Tra le energie verdi, quella prodotta dal sole continua a crescere.

 Secondo i dati presentati al SolarExpo di Verona, l’Italia con oltre 9.000 MW installati è stato il primo Paese nel 2011 in termini di nuova capacità di energia fotovoltaica connessa alla rete, superando anche la crescita della Germania che detiene il primato in Europa.

Oggi il fotovoltaico contribuisce per il 31% alla produzione di energia da fonti rinnovabili: gli oltre 340mila impianti presenti nel nostro Paese producono circa 11 TWh/anno di energia elettrica. In Europa, l’Italia è il terzo Paese per produzione di energia fotovoltaica: con 298mila Tep si colloca dopo la Germania (1,4 milioni di Tep) e la Spagna (1 milione di Tep). Tra i consumi finali, invece, la quota delle energie verdi non arriva al 9%, restando al di sotto delle media dei Paesi dell’Unione Europea (11,7%). Dal 2000 al 2011, però, il mercato italiano delle rinnovabili è cresciuto del 125% e il 75% di questo aumento si è verificato solo negli ultimi 4 anni.

Secondo gli obiettivi fissati per il 2020, la quota di energia verde dovrebbe raggiungere il 17%. E il fotovoltaico potrebbe fare la parte del leone, visto che le previsioni stimano una crescita dal 200 al 400% del mercato dell’energia solare per i prossimi 5 anni. Se ne parla anche agli European Solar Days, la più importante campagna di informazione su scala nazionale ed europea finalizzata alla promozione dell’utilizzo dell’energia solare, in corso in tutta Italia fino al 13 maggio.

Laura Pulici

Crediti immagine: Laura Pulici

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.229) 20 maggio 2012 18:32

    Vero Laura , ma agli italiani le incentivazione per il fotovoltaico sono costate circa 6 miliardi di euro l’anno che in bolletta abbiamo pagato tutti ,con uno standard di incentivi molto superiori alla media europea (remunerazione media omnicomprensiva normalizzata 313 € /mWh contro i 162 della Germania ) .

    I nuovi decreti del V Conto Energia , varati dal governo Monti ,pongono dei limiti che terranno conto della sostenibilità economica e di quella ambientale (puntando soprattutto sulle tecnologie a"concentrazione" di produzione nazionale).Pertanto le remunerazioni verranno progressivamente ridotte per essere poi dimezzate nel 2013 .

  • Di (---.---.---.33) 20 maggio 2012 19:21

    Da Paolo Mazzanti

    Vorrei sottolineare il commento di Paolo, che come quasi tutti gli italiani non sa che la produzione da fotovoltaico contribuisce a ridurre (effetto calmiere) il costo del kWh di giorno, quando è più alta la domanda e quindi il prezzo. Ci sono molti studi in proposito da parte di esperti (anche del nostro CNR!), ma il governo ha preferito spaventare gli italiani sulle rinnovabili, costringendoli a pagare una "tassa" su di esse con l’aumento del prezzo del kWh, motivato con la necessità di coprire i costi degli incentivi, che sono invece coperti dal suddetto effetto calmiere.
    D’altra parte gli ultimi ministri dello "sviluppo economico" non hanno mai fatto veri piani energetici a lungo termine.
    Ricordo il precedente ministro, che affermò di avere prima una soluzione al problema dell’approvvigionamento energetico inventandosi il "sistema dei pompaggi" nelle centrali idroelettriche, senza sapere che questo era da anni regolarmente applicato; poi la soluzione definitiva che prevedeva l’utilizzo di centrali "termoelettriche marine ad effetto Seebeck", del tutto utopiche, data la minima produzione delle stesse. 
    Tutti gli Stati del mondo moderno, ora addirittura anche Giappone e Francia, in passato fautori del nucleare, stanno investendo fortemente nelle rinnovabili, mentre noi le "penalizziamo". E’ evidente che a qualche potente "lobby" non piacciono!

  • Di paolo (---.---.---.107) 22 maggio 2012 06:58

    Mazzanti i conti vanno fatti bene e vanno fatti tutti  ,perché seppur risparmiassi 400 milioni di euro per l’"effetto calmiere "(sul quale ci sono dati discordanti) che ,oltretutto agisce sui picchi di assorbimento delle utenze più energivore sempre con le premesse che ci siano le condizioni favorevoli , a cui pure aggiungessi anche i 200 milioni di multa evitata per mancanza del raggiungimento degli obiettivi di Kyoto(CO2) ,a casa mia al netto rimangono 5,4 miliardi di euro che i cittadini(tutti) hanno pagato in bolletta .D’altra parte che il solare interviene solo di notte e in condizioni favorevoli è cosa scontata ,essendo notoriamente una fonte del tutto discontinua(fattore di carico bassissimo) .

    Comunque ti informo che nel V Conto Energia ,nell’ambito generale della riforma della "spending review " ,i cui effetti saranni evidenti a partire dal 2013 ,le tariffe incentivo verranno tagliate del 38 % per impianti da 1 -3 KW (utenze domestiche) ,del 42% per quelli da 3 a 20KW e via via fino al 65% per taglie oltre i 5.000KW .

    Queste disincentivizazioni dovranno essere in parte assorbite dalla probabile diminuzione dei costi degli impianti per effetto dell’abbassamento dei costi di produzione del silicio policristallino e inverter (costi tecnologici) ,che però non basterà a raggiungere quel taglio del 40% richiesto perché l’investimentoo sia economicamente sostenibile ,quindi dovranno essere parimenti tagliate le spese di progettazione e di installazione degli impianti nella ragione del 60% . Staremo a vedere .
    ciao

  • Di paolo (---.---.---.107) 22 maggio 2012 09:36

    Ovviamente "il solare interviene solo di giorno :.............. " (refuso) .
    Già che ci sono dico a Mazzanti che se proprio parliamo di lobby ,anche quelle sulle rinnovabili non scherzano .

  • Di (---.---.---.19) 22 maggio 2012 19:08

    Paolo Mazzanti

    Il bilancio fra benefici monetari (effetto calmiere) del FV e costi degli incentivi dovrebbe essere a mio parere fatto confrontando il costo al "mercato elettrico" del kWh quando è attivo il FV contro costo incentivi.
    Il relativo sito www.mercatoelettrico.org segnalava i seguenti valori nei giorni passati:

    - domenica 13/5 : con FV 0,03 Euro/kWh, senza FV 0,09 Euro/kWh;
    - lunedi 14/5 : con FV 0,07 Euro/kWh, senza FV 0,10 Euro/kWh;
    - martedi 16/5 : con FV 0,06 Euro/kWh, senza FV 0,09 Euro/kWh.

    Perchè il prezzo che si paga in bolletta non si abbassa drasticamente di giorno (quando funziona il FV) ?
    Credo che le lobby di chi vuole l’energia elettrica prodotta da combustibili fossili (metano, petrolio, carbone, ecc,) siano molto più potenti di quelle che vogliono le rinnovabili!
    Vorrei infine segnalare che le rinnovabili sono fonti inesauribili, gratuite, pulite.
    Ma tutto quello che scrivo mi sembra non sia preso minimamente in considerazione da chi dovrebbe gestire i prezzi del kWh, attento piuttosto a mantenere in vita la voce A3 degli oneri in bolletta, tutt’ora usata per "incentivare" le fonti "assimilate" alle rinnovabili, ma che sono in realtà per gli inceneritori di rifiuti urbani e per le centrali a carbone.

  • Di paolo (---.---.---.95) 22 maggio 2012 20:40

    Mazzanti , il prezzo della bolletta non può calare se per produrre 100 spendo 200 .Non entro nel merito di conteggi sui quali mi sono già speso anche troppo su questo sito e rischierei di ripetermi . La morale è che attualmente il FV rappresenta una diversificazione energetica che rimane marginale a fronte di costi rilevanti .Se tolgono gli incentivi si blocca tutto .
    E tieni presente che lo Stato ha un contratto ventennale di rimborsi ma non è detto che mantenga la promessa e non sarebbe certamente la prima volta (chiedilo agli esodati) .

    Per quanto attiene le fonti rinnovabili (idroelettrico a parte che pone problemi di orografia) esse sono tutt’altro che gratuite ,perché se è vero che il sole non costa nulla come carburante ,costa e parecchio intercettare e raccogliere l’energia che ci regala in termini di impegno del territorio e come costi di impiantistica .E non è neppure vero che non ci siano costi di manutenzione e di dismissione , la distruzione ed il riciclo dei pannelli poi ha costi rilevantissimi .

    Comunque l’impegno sull’ FV deve continuare perché ha una valenza sia come Know-how tecnologico che abbatterà i costi ,sia come diversificazione strategica per non dipendere dagli arabi ,sia in termini di nuove opportunità di mercato e sia perché sottrae Tep e quindi combustione dei fossili . Bisogna però che avvenga in un quadro normativo di incentivazioni più equilibrato e non drogato come è tutt’ora.
    ciao

  • Di (---.---.---.148) 23 maggio 2012 19:32

    Paolo Mazzanti.

    Paolo, premesso che non sono un fanatico del FV, preciso che quanto sostengo sull’ effetto calmiere del FV, è documentato da studi di specialisti del campo (es.: CNR Firenze).
    Comunque convengo con te sulla necessità di investire nelle rinnovabili soprattutto per non restare fuori dal mercato non solo del FV, ma di tutti i sistemi a rinnovabili, che si stanno sviluppando in tutto il mondo.
    Credo che il problema degli incentivi al FV sia nato da una errata valutazione del mercato da parte del governo e che, se non gestito bene, ora rischia di ucciderlo.

    P.S.: segnalo un Consorzio (PV Cycle) che ritira i pannelli FV esausti gratuitamente, dato che ne ricava alluminio, vetro, ecc. in quantità notevoli.

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