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Commento di

su Napolitano e Monti denunciati per attentato contro l'integrità e l'indipendenza dello Stato (e altri 7 reati)


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7 aprile 2012 22:50

Il 24 Gennaio ho mandato a Istituzioni, Parlamentari, Giornali, più di 20 email con il seguente appello: LIMITAZIONI LIBERTA’ DEMOCRATICHE CHE IL POPOLO ITALIANO, a parer mio, STA SUBENDO :
REFERENDUM per l’ABROGAZIONE della LEGGE ELETTORALE

Perché la Corte Costituzionale ha sentenziato l’inammissibilità del Referendum sulla Legge Elettorale, non essendo compreso il " Referendum Abrogativo della Legge Elettorale" fra quelli che la Costituzione Italiana, all’Articolo 75 , esclude tassativamente fra gli ammissibili (Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali) , essendo fra l’altro consentita sia l’abrogazione totale che Parziale delle leggi ammesse a referendum ?

Infatti "La COSTITUZIONE" stabilisce che:

Art. 75. È indetto referendum popolare per deliberare l’abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge, quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali.
Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali.

Art. 134. La Corte costituzionale giudica:
sulle controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi e degli atti, aventi forza di legge, dello Stato e delle Regioni;
sui conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato e su quelli tra lo Stato e le Regioni, e tra le Regioni;
sulle accuse promosse contro il Presidente della Repubblica, a norma della Costituzione.

ILLEGITTIMITA’ del GOVERNO MONTI

La legittimità del Governo Monti, in presenza del un Governo Berlusconi Dimissionario, era accettabile per consentire di traghettare il Paese a nuove Elezioni Anticipate, e per superare il difficile momento economico dovuto alla Crisi Internazionale ed al Peggioramento della Economia Italiana in presenza di un differenziale crescente dello Spread BTP-Bund.
Oggi però il Governo Monti non ha più alcuna legittimazione, essendo un Governo che non ha avuto alcun consenso elettorale, e per di più sta oggi legiferando su argomenti delicatissimi che riguardano decisioni da ascrivere alla Sovranità del Popolo Italiano ( a mezzo di mandato esplicito con programma elettorale sottoposto agli elettori, i quali poi stabiliscono con libere elezioni la maggioranza delegata a portare avanti il relativo programma ).
Monti inoltre sta operando in netto contrasto con la Costituzione (Articoli 1, 2, 35, 36, 38, 29, 31, 45,46, 39, 47, 53, 56, 11, vedi più sotto i relativi articoli della Costituzione Italiana ).
Né la Maggioranza dei Partiti che supportano il Governo Monti ha mai presentato ai propri elettori un programma comune, che abbia avuto il relativo consenso elettorale, nè sugli argomenti già affrontati, né in quelli in discussione oggi :
- Riforma delle Pensioni
- Tasse ed Imposizioni Fiscali
- Liberalizzazioni
- Contratti di Lavoro
- Riforma Cassa Integrazione
- Riforma della Scuola
- Programma di Sviluppo Economico
- Dismissione Aziende e Demanio Pubblico
- Spese Militari per l’acquisto di centinaia di bombardieri
- Continuazioni di Intervento in Territori di Guerra
- Altri…..

Fra l’altro si sottace inoltre il problema gravissimo della delegittimazione della Rappresentanza di Fabbrica nelle Aziende del Gruppo Fiat.

Ed il Governo Monti procede imperturbabile contro il volere del Popolo ed in contrasto con Costituzione, mentre i Partiti dell’attuale Maggioranza Parlamentare sembrano subire supinamente senza dimostrare in alcun modo di avere una propria IDEA POLITICA, limitandosi solo a dire " comunque noi diciamo quali sono le nostre idee", come un bambino che recita una Poesia, mentre sistematicamente il Governo Monti procede, lui sì senza legittimazione popolare ma proprio come una Lobby, che se ne frega di ciò che la Costituzione Italiana stabilisce agli Articoli 1, 2, 35, 36, 38, 29, 31, 45,46, 39, 47, 53, 56, 11 per Lavoro, Famiglie, Lavoratori, Scuola, Libertà Sindacale, Fisco, e nessuno gli impone di chiedere in
LIBERE ELEZIONI DEMOCRATICHE
la
LEGITTIMAZIONE
 del
POPOLO ITALIANO, UNICO SOVRANO
il
RISPETTO
 della
COSTITUZIONE ITALIANA
ed in particolare degli ARTICOLI:

Art. 1.
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Art. 2.
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Art. 35.
La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni.

Art. 36.
Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.

Art. 38.
Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale.

I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria.

Gli inabili ed i minorati hanno diritto all’educazione e all’avviamento professionale.

Art. 29.
La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.

Art. 31.
La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose.

Protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo.

Art. 45.
La Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge ne promuove e favorisce l’incremento con i mezzi più idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli, il carattere e le finalità.

La legge provvede alla tutela e allo sviluppo dell’artigianato.

Art. 46.
Ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende.

Art. 39.
L’organizzazione sindacale è libera.

Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge.

È condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica.

I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.

Art. 47.
La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito.

Favorisce l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese.

Art. 53.
Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.

Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.

APPROPRIAZIONE INDEBITA del VOTO (NON VOTO) DEGLI ASTENUTI,
SCHEDE BIANCHE e NULLE, e dei RELATIVI COMPENSI ELETTORALI

Si ignora il fatto che la Costituzione stabilisce all. Art. 56 come suddividere i 630 deputati in base agli abitanti, ma che in nessun punto è scritto che siano assegnati ai partiti degli eletti anche i seggi, ed i rimborsi elettorali relativi agli astenuti, schede bianche e schede nulle.
Questa è una appropriazione indebita, e falsa anche le percentuali reali occorrenti per le modifiche della Costituzione. Infatti mentre nelle votazioni normali della Camera basta la Maggioranza dei Deputati favorevoli rispetto a quelli dell’opposizione, nelle modifiche della Costituzione e della Elezione del Presidente della Repubblica ci vorrebbero i 2/3 del Parlamento nelle prime sedute, ecc.
Ecco cosa sancisce l’articolo della Costituzione Italiana:
Art. 56.
La Camera dei deputati è eletta a suffragio universale e diretto.
Il numero dei deputati è di seicentotrenta, dodici dei quali eletti nella circoscrizione Estero.
Sono eleggibili a deputati tutti gli elettori che nel giorno delle elezioni hanno compiuto i venticinque anni di età.
La ripartizione dei seggi tra le circoscrizioni, fatto salvo il numero dei seggi assegnati alla circoscrizione Estero, si effettua dividendo il numero degli abitanti della Repubblica, quale risulta dall’ultimo censimento generale della popolazione, per seicentodiciotto e distribuendo i seggi in proporzione alla popolazione di ogni circoscrizione, sulla base dei quozienti interi e dei più alti resti.
Quanto sopra riportato è il mio pensiero.
Cosa ne pensate VOI ?

Per. Ind. Giacomo Dalessandro
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