Al seguente collegamento potrete ascoltare il mio intervento
al congresso del Partito Liberale Italiano
e pure come membro del Comitato Italiano Rilancio Nucleare.
http://www.radioradicale.it/scheda/348698/la-mia-storia-il-mio-futuro-la-mia-liberta-28-congresso-nazionale-del-partito-liberale-italiano-seconda-gi
da 5 m 00 sec a 13m 35sec
oppure pulsando sul mio nome: Renzo Riva.
Parte politica
Gli italiani, nel sistema post-bellico e senza saperlo, hanno sempre vissuto in uno Stato dirigista paracomunista.
Penserete che sto bestemmiando?
Come si può definire altrimenti uno Stato in cui il 65% del suo PIL
(Prodotto Interno Lordo) era e temo lo sarà sotto altre mentite spoglie,
prodotto dalle aziende statali e parastatali?
Sono stato contro il comunismo di qualsiasi genere ed a qualsiasi latitudine.
Il nostro segretario De Luca Stefano ha detto che il comunismo è morto e
sepolto; peccato però non siano pure morti e sepolti coloro che hanno
incarnato il comunismo italiano.
Ricordiamoci che costoro sono stati
allevati alla scuola gramsciana di cui si ricorda la volontà egemonica
nel campo culturale e togliattiana della doppia morale.
Costoro non
hanno mai fatto la loro BAD GODESBERG e mai si dicono socialisti pur
essendo stati sdoganati da Craxi al Partito Socialista Europeo.
Gravi errori di Craxi furono quelli rinviare il ricorso alle urne nella
crisi dell’anno 1991 su insistenza e con le suppliche di Occhetto e di
aver fatto approvare, in co-decisione con l’allora presidente della
repubblica Francesco Cossiga, l’atto di amnistia per coloro che
sarebbero dovuti essere incriminati per tradimento della Patria per aver
ricevuto finanziamenti da potenza nemica ed intelligenza con essa,
finalizzate al rovesciamento delle alleanze strategiche nel campo
occidentale.
Io non tesserò alcuna lode a Napolitano, di colui che
mai ha chiesto scusa e, da quel che mi consta esserlo ancora, mai ha
fatto abiura del suo essere stato e tutt’ora mi consta esserlo ancora,
un comunista.
Monti ha solo tassato e niente tagliato; pertanto non mi unisco al coro di chi ne tesse le lodi.
Per essere credibile, prima del nefasto articolo 18, doveva tagliare sprechi e privilegi.
Per me il governo Monti è il governo di Napoletano e Vaticano.
Dopo 40 anni di comunismo ricco, assicurato dalla DC grazie alla
geopolitica ed al campo occidentale, ora conosceremo il comunismo povero
a cui ci sta portando il consociativismo tutt’ora imperante.
Spazi
per il Patito Liberale ne vedo pochi e come Diogene vado errante, non
erroneo, alla ricerca d’un approdo politico: ero socialista ora sono nel
PLI.
Parte sociale
Ricordo che la procreazione è una facoltà e non un diritto, nel senso che chiunque è in grado può procreare.
Pertanto seguire le paturnie di donne che a 60 anno vogliono diventare
mamme… per favore a suo costo e beneficio: non a costo pubblico; perché
oggi in tempo di vacche magre non riusciremo nemmeno a garantire un
servizio sanitario.
Ognuno è libero di fare del proprio corpo quello che più gli aggrada però di pagare di conseguenza.
Al pari e prima dell’agenzia delle entrate ci voleva un’agenzia delle
uscite perché è inutile buttare soldi nel pozzo di San Patrizio.
Omosex-transex-plurisex: si stanno per caso facendo dei ponti d’oro
all’omo-sex in funzione antiriproduttiva per la riduzione degli umanoidi
oggi presenti sul pianeta Terra?
Sembra che ci siano degli studi internazionali anche ad alto livello.
Il diritto di famiglia fu voluto per regolare i rapporti fra i
copulanti procreanti e per tutelare i figli dalle insensatezze dei
genitori.
Politica energetica
Ultimo, ma doveva essere il primo, quello che è l’unico e principale vero problema reale di qualsiasi società moderna
l’ E N E R G I A.
Bell’apporto del piffero diedero i socialisti nell’anno 1987!
Che spinsero a tutto gas e affossarono col referendum il nucleare in Italia.
Io da socialista mi schierai a favore del nucleare e contro la posizione del mio partito a cui appartenevo in quel tempo.
Fu poi definitivamente tombato da De Mita e Andreotti nel 1991/92
superando la moratoria craxiana dei 5 anni e non se ne parlò più.
Oggi il centro-sinistra con D’Alema & C. per fare i loro interessi e
contro gli interesi del Paese hanno provocato l’esito referendario
dello scorso anno.
Avessero invitato gli elettori ad astenersi dal voto… ma non potevano.
Di Pietro e Vendola li stanno lavorando ai fianchi ed alla fine finiranno suonati come certi pugili.
Ho lasciato al posto a sedere di ogni congressista alcuni documenti da me redatti sull’argomento energetico.
In ogni caso rammento che una penuria energetica ci farà vivere male, mangiare poco e con servizi sociali ridotti al lumicino.
Che il nucleare abbia provocato 65 decessi a Cernobyl e nessuno a
Fukushima e che l’anniversario del primo anno delle devastazioni e dei
30’000 morti provocati dallo tsunami venga ricordato con grande enfasi
come la tragedia di Fukushima e non come la tragedia dello tsunami,
questo la dice lunga sui mezzi di stampa e televisivi che hanno dipinto
in cotale modo distorto la realtà dei fatti.
In questo caso il
giornale della confindustria “Il Sole 24 Ore” e l’inglese “The
Economist” sono andati pure oltre propalando falsità da
pisciainchiostro.
Infatti il corrispondente dal Giappone Stefano
Carter scriveva che in Giappone erano funzionanti solo due reattori e
fra poco sarebbero stati chiusi per l’uscita dal nucleare.
Notizia
falsa di giornalisti senza deontologia professionale ma servi sciocchi
al servizio di chi li paga per questi innominabili servizi.
La
verità è che i reattori in funzione fino alla scorsa settimana erano 11 e
questa settimana se n’è aggiunto un dodicesimo dopo aver superato gli
stress-test.
Stress-test che subiranno anche tutti gli altri
reattori che erano stati spenti in attesa delle verifiche e che verranno
messi in servizio appena ricevuto l’ok della AIEA.
Diversamente
dall’Italia che non si avvede della sua posizione schizofrenica che
impedisce la produzione del nucleare sul territorio nazionale ma
importa oltre il 13% del totale dei suoi consumi dal nucleare francese,
svizzero ed in piccola parte sloveno.
Nota Personale
Ci vi ha parlato ha chiesto nell’anno 2005 lo stato di apolide, volendo
rinunciare alla cittadinanza italiana, all’allora presidente Ciampi che
per il tramite della sua segreteria mi ha fatto sapere di aver passato
la pratica al competente ministro degli interni e nonostante i miei
solleciti permane inevasa.
Qui a Roma ricordo il suo miglior sindaco Nathan, apolide ed autore del detto: non c’è trippa per gatti.
Ecco oggi in Italia non c’è trippa per gatti.
Grazie e salve.
.