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Commento di ponipei

su Elezioni regionali in Sardegna: perchè è meglio Soru


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ponipei 16 febbraio 2009 11:13

E allora gli azionisti Alitalia che cosa dovrebbero dire ? E chi ha comprato azioni e obbligazioni Parmalat ? E la Cirio ? E la stessa Fiat ?. Si è o non si è capito che in pochi decenni l’ Italia ha rottamato il suo sistema della grande Industria ? Lo sapete che negli anni 60 eravamo primi nel mondo per la ricerca sui polimeri ? Lo sapete che esportavamo macchine utensili in tutto il mondo, perchè eravamo i primi nel settore ? Sapete che eravamo i primi anche nel tessile, intendo dire anche nell’esportazione e produzione delle macchine tessili ?
La Borsa è, o dovrebbe essere, un mercato aperto dove le quote di proprietà delle aziende vengono scambiate dai risparmiatori, spesso sulla base di sentimenti, aspettative, speranze, più raramente sulla base di dati obbiettivi. Tiscali, quando è stata quotata in Borsa, è arrivata alla stratosferica quotazione di 100 Euro, prezzo certo non corrispondente al valore dell’azienda. Ora che il sentimento è negativo Tiscali scende dalle stelle alle stalle. La realtà non è spesso tutta bianca o tutta nera, ma assume un colore grigio. Mentre Tiscali perde in un anno il 50 % del suo valore in tutto il mondo falliscono colossi industriali e finanziari, gli Stati vanno in soccorso del sistema, i consumi diminuiscono, le stesse leggi economiche sui cui ci siamo basati per il nostro sviluppo, sono messe in discussione. Illustri economisti cominciano a dirci che lo sviluppo basato sull’espansione dei consumi e sulla devastazione delle risorse ambientali, non è uno sviluppo valido nel lungo termine. Si è capito adesso che invece di pensare di acquistare il SUV conviene magari installarsi a casa i pannelli fotovoltaici o migliorare la nostra istruzione. Cosa voglio dire in sintesi:
Il modello Soru, con tutti gli errori che lo hanno accompagnato, indica la strada per un reale sviluppo sostenibile: istruzione diffusa, protezione dell’ambiente e dei beni culturali, turismo di qualità (non le solite seconde case affittate in nero), integrazione delle zone interne. Destra o sinistra, chi ci governa ci arriverà in ogni caso. Se non vogliamo seguire la strada della Calabria (patrimonio ambientale in gran parte degradato).
Il problema della destra, contro cui in linea di principio non avrei niente in contrario, è che si tratta di una destra indecente che strizza l’occhio alla speculazione edilizia (anche se ci avviciniamo anche per questa alla resa dei conti) e non presenta un programma veramente liberale che tutti considererebbero col dovuto rispetto.
Ponipei


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