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Commento di grazia

su Spirito, respiro, riflessioni sulla morte di Eluana


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grazia 14 febbraio 2009 11:40

 

Ringrazio tutti per i contributi interessanti e utili e mi scuso con Fabrizio Lestofanti se sono stata un po’ dura nel commento. Non si deve mai lasciare spazio a sentimenti polemici. Torno nel merito dell’argomento perché lo ritengo importante.
Premesso, se non si fosse capito, che amo la vita, che sono per la vita ad oltranza, che essendo credente la ritengo un dono di Dio e quindi sacra…… ecc ecc. mi sento tuttavia in dovere di coniugare l’amore per la vita con l’amore per l’uomo (come dice Raimondo). E devo capire dove l’uno si ferma per far posto all’altro o viceversa.
Porto anche io, come Andrea, un piccolo esempio di storia personale. Mia madre con un’arteriosclerosi galoppante si ruppe il femore. Fu operata, ma la situazione peggiorava di giorno in giorno, non parlava più, non mangiava, doveva essere lavata, rigirata, curata per le piaghe da decubito. Passavo quasi tutto il tempo che avevo fuori dal lavoro con lei e quando non c’ero io c’era comunque qualcuno. Essendo così gracile e debole e totalmente indifesa si era instaurato tra noi un rapporto particolare: era mia madre ma, al tempo stesso ero io la sua. Nelle mie preghiere chiedevo sempre a Dio di farla vivere, anche così malata, a me andava bene lo stesso.
Cure e contro cure….ospedali, cliniche private….è andata avanti circa tre mesi…. Poi un bel giorno, mi rivolsi al buon Dio e gli chiesi di non ascoltare più le mie egoistiche richieste, ma di fare quello che era il bene di mia madre. Sembrerà strano, ma tre giorni dopo la mia preghiera morì.
Il dolore era bruciante, ma ero serena. Ero a posto con la mia coscienza.
Ricordate la storia di re Salomone e delle due donne che si contendevano il figlio? Salomone disse: “poiché non si riesce a capire chi è la madre, farò tagliare in due il bambino e ciascuna ne avrà una metà: Una rifiutò dicendo: “non ucciderlo, piuttosto lo prenda l’altra”. Salomone che era un saggio, capì che la donna che aveva rinunciato al bambino era la vera madre e glielo consegnò.
Il Vangelo, ma tutti i libri sacri insegnano che al centro dell’agire umano deve esserci il bene: il bene di se stessi, il bene della famiglia, dell’uomo, della società, della natura, ecc. Il BENE!!!  
La vita allora è un grandissimo dono di Dio, e noi dobbiamo rispettarla e difenderla, ma con equilibrio. Una dfesa ad oltranza diventa idolatria. I martiri cristiani si facevano mangiare dai leoni pur di non rinnegare Dio. L’eroe che rinuncia alla propria vita per salvare quella degli altri è un benemerito e così via.
Non diventiamo dei fondamentalisti. Non facciamo propri i mostri della tecnologia imperfetta. Non permettiamo che si speculi e si commercializzi sulla vita, e sulla vita che non è vita. Soprattutto non permettiamo il ad altri di imporci loro punto di vista.
“Nessun profeta – ha detto un teologo - nessun santo ha costretto la gente ad ascoltarlo… Ha parlato, ha trasmesso i suoi messaggi, ha cercato di incoraggiare la gente, ma non ha mai costretto nessuno… Le punizioni che esistono nelle religioni è una questione di uomini…non dipende da Dio…. Per questo dico che siamo laici…. Perché l’uomo è creato libero…e libero di creare il proprio destino”
 
 

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