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Commento di

su Stupro di gruppo: ma è tutta colpa della Cassazione?


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9 febbraio 2012 09:52

Trovo la sentenza molto matura, così come la decisione della Corte Costituzionale, per quanto lo stupro di gruppo sia un reato odioso.


E’ stata rettificata quella volontà politica, abbastanza demagogica, di agire pesantemente su alcuni reati percepiti negativamente dall’opinione pubblica non a livello di codice penale ma di procedura penale, allentando invece le briglie per altri reati (più connessi al mondo politico), creando una scaletta tra reati di serie A e serie B. Pugno di ferro coi primi, carezze con gli altri.

Che le pene possano e debbano essere diverse tra i vari casi è sacrosanto: dipendono dalla pericolosità sociale e dal danno effettivamente cagionato. Ma che si debba stabilire, ad esempio, che l’iter processuale debba essere differente (ad esempio dando la precedenza alle udienze per stupro di gruppo rispetto a quelle per corruzione) è diverso. Che possa avvenire, magari per una questione di tempi di prescrizione, ci sta. Che sia stabilito sulla carta è diverso.

La custodia cautelare non è un modo per anticipare la pena, anche se di fatto a causa delle lungaggini processuali lo diventa, ma risponde a determinate esigenze. Che devono essere le stesse per tutti gli imputati, fermo restante il caso di associazione mafiosa per cui è davvero difficile garantire la serenità processuale.

Chi sottrae denaro pubblico è delinquente come uno stupratore, anche se ha il colletto bianco e delinque in modo asettico. Ben venga la sentenza che ristabilisce la parità di trattamento, altrimenti passa il concetto che i delinquenti sono solo quelli che commettono reato a matrice violenta. Non solo non è così, ma molto spesso il danno alla società è inferiore, avendo essi infierito su un povero singolo e non sulla società tutta.

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