Giustissimo:
la doverosa indignazione per queste truffe non deve
essere qualunquista, ma volta ad ottenere leggi rispettose del vocabolario,
dell’aritmetica e del volere referendario.
Aggiungo un paio di osservazioni: una piccola ed una
enorme.
La citazione di come la lega riesce a riscuotere 14
volte di piu’ di quanto ha realmente speso andrebbe chiarita, spiegando che gli
oltre 8 milioni di rimborso dei meno di 3 spesi si ripete ogni anno, per ben
cinque anni.
Ma se i cittadini riescono ad ottenere che i loro
partiti non rubino piu’ cosi’ sfacciatamente, si tolgono una soddisfazione ma
non risolvono proprio niente. E qui si arriva al problema grosso.
Il problema vero e’ quello di avere dei partiti che
siano democratici perlomeno al loro interno, e cioe’ in cui gli iscritti e gli
elettori possano scegliere la dirigenza del partito, che invece, in tutti i
partiti, e’ scelta dall’alto per cooptazione. Soltanto cosi’ si potra’
ottenere una dirigenza pulita e rispettosa degli elettori, invece che dedita a
inciuci e intrallazzi con i loro soci pseudo-avversari.
Per ottenere questo non basta assolutamente la reintroduzione delle
preferenze: occorre invece favorire la crescita di partiti diversi da quelli
attuali, quindi: nuovi. In termini di leggi elettorali, per i partiti che
adesso occupano il potere, la miglior garanzia che questo non possa avvenire
sta nello sbarramento al 5%, perche’ un partito nuovo non puo’ nascere che piccolo.
Geri Steve