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Commento di

su Le liberalizzazioni: una farsa tutta italiana


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18 gennaio 2012 12:07

Ahinoi, se continuiamo a guardare al dettaglio perdendo di vista il processo più profondo, si rischia di prendere abbagli.
Non servono più taxi, servono più investimenti pubblici per costruire metropolitane, questi sono investimenti che creano ricchezza e posti di lavoro qualificati, il settore servizi non crea ricchezza, la sposta.
Ciò che dovrebbe spaventare – ma ormai non più sorprendere – è che tra i politici e i mass media ben pochi osano mettere in discussione il teorema proposto dai grandi centri finanziari internazionali e dai loro rappresentanti nelle banche centrali: più liberismo = più crescita.

Non è stato proprio questo modello a provocare la crisi?
Ci è stato detto che le banche dovevano competere a livello internazionale, e quindi bisognava ridurre le regole per permetter loro di giocare con i derivati e investire nei comparti più rischiosi; che era necessario mettere i propri risparmi nei titoli azionari, per agganciare la grande volata delle borse.

Ma la realtà è che il modello liberista cerca il guadagno facile nell’immediato, ignorando le conseguenze sulla popolazione a medio e lungo termine.
www.nobigbanks.it


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