Il negazionismo ha poco a che vedere con il diritto di pensiero o di parola.
La legge francese in questione poi, non condanna il negazionismo in generale, ma soltanto due casi di negazionismo: il genocidio degli Armeni in Turchia e quello di Ebrei e Zingari nel terzo reich.
Chi nega quei genocidi non esercita alcun diritto di critica: sa benissimo che quei genocidi sono realmente avvenuti, ma vuole offendere perfino la memoria di quelle vittime negando che siano mai avvenuti.
A forza di negare la verita’ storica, ci sara’ pure qualche negazionista scemo che nega in buona fede, per amor di parte e per odio verso quelle minoranze: E’ bene che venga condannato anche lui: l’odio e l’idiozia non sono dei diritti da tutelare, ma la dignita’ dei perseguitati sì.