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Commento di

su Ma questo governo di che colore è?


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12 dicembre 2011 19:32

Sono Giovanni, l’autore del primo commento.
Mi scuso, ma deve essermi sfuggita la firma.
Non sono molto interessato ad astratte gare meglio/peggio tra sinistra e radicali (del resto ti faccio notare che sarebbe più corretto l’uso della percentuale sul numero degli eletti, che quello del numero assoluto delle "defezioni"), cosiccome non vedo perché cassa integrazione e salario di disoccupazione siano "a priori" in concorrenza: il primo mi pare più proprio nel contesto della grande industria (anche di servizi), di cui l’talia è(ra) ben fornita, nei momenti di crisi "ciclica" (dando per scontato che "passata ’a nuttata" l’impresa riprenda ad assumere chi già conosce il mestiere), il secondo come un vero e proprio "salario di cittadinanza".
Quello che proprio troverei di grande interesse, invece, potrebbe essere riuscire a farmi spiegare da qualcuno che "esce" dalla cultura radicale (come te?) come in nome della libertà e del pacifismo si possa essere stati, come esempio, con Pannella al fianco di un mafioso: spiegare, intendo, la debolezza del proprio pensiero, non trovarne le giustificazioni.
Come sarebbe interessante ascoltare qualcuno della sinistra politica italiana, spiegare come mai ai vuoti blabla di Veltroni il cervello gli va in pappa, o rimane inerme alle staffilate inflittegli alle vertebre da un D’alema...
Poi, si potrebbe anche passare a consequenziali contenuti socio-economici.

Soloni. Tu, infatti, ne nomini proprio due di Soloni e di prima grandezza e un po’ troppo osannati, a mio modesto parere: perché allora mi dai del criptico? smiley


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