L’articolo dà delle informazioni sbagliate su ciò che la dottrina della chiesa afferma riguardo all’uso della sessualità e non so se sia una posizione pregiudiziale oppure ignoranza. La dottrina cattolica semplicemente non ammette per i propri fedeli l’uso della sessualità fuori dal vincolo matrimoniale e vietando la contraccezione nei rapporti sessuali lo fa riferendosi solo a questo ambito. fuori da questo ambito se una qualsiasi persona faccia uso o no del preservativo è qualcosa che riguarda la sua coscienza e la sua libertà personale. la chiesa non è mai entrata nel merito delle "modalità" di un rapporto quando già a priori non si fa riferimento alla sua dottrina, e d’atra parte non ne avrebbe motivo. Agitare quindi lo spauracchio di proibizioni ecclesiastiche che non esistono, e se esistono non limitano la libertà di nessuno e riguardano un ambito ben definito, mi pare una cosa ridicola e che comunque denota una scarsa obiettività. Lo dimostra anche il fatto che l’autore dell’articolo attribuisca alla chiesa cose che essa non dice .. "è assolutamente da escludere ogni azione che si proponga di impedire la procreazione" Al contrario l’humanae vitae afferma che è possibile, quando vi siano validi motivi, fare ricorso all’astinenza durante i periodi fertili, il che rappresenta un’azione volta ad impedire la procreazione.
Antonio R.