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Commento di Lapoo Straparla

su Elezioni regionali in Sardegna: perchè Soru può farcela


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Lapoo Straparla 7 febbraio 2009 13:17

Mi presento, sono Lapoo Straparla...encantado de conocerla dona Elena, qtal està usted? Sono sardo ma da cinque anni non vedo questa monarchia assoluta di cui tu parli, con le aziende all’asta e il re se ne frega. Il problema è che le aziende agricole di cui tu parli sono state pignorate per una speculazione che non puoi imputare a Soru. Vi sono date importanti al riguardo. La prima è il 1988, quando la Regione Sardegna ha approvato una legge per l’abbattimento dei tassi d’interesse sui prestiti per il rinnovo tecnologico delle aziende e invitato gli emigrati a ritornare nell’isola e investire nell’acquisto di terreni e tecnologia per un lavoro libero e dignitoso. L’altra data è il 1991, quando l’Unione europea, in nome del libero mercato e delle regole della concorrenza, ha dichiarato illegittimo il provvedimento regionale.
Il tasso d’interesse previsto( sarà stato imposto dallo zar Soru? Dimenticavo che ha comprato anche il Banco di Sardegna!!!), il tre per cento, dopo la bocciatura europea è cresciuto fino al tredici per cento: crollate le certezze e le speranze, i risparmi di una vita da emigrante hanno iniziato ad ingrossare le casseforti delle banche. Ora rincorrere i guadagni per onorare il debito è l’unico pensiero dei contadini sardi. Come per le vittime dell’usura, gli sforzi si rivelano inutili e, di fronte all’impossibilità da parte dei contadini e degli allevatori di far fronte al mutuo contratto, interviene impietoso il pignoramento per più di 5000 aziende agricole e la messa in vendita al miglior offerente dei macchinari e degli animali. Impoveriti gli imprenditori e minata la stessa esistenza della civiltà agro-pastorale, da queste parti ci si avvia alla catastrofe: associazioni come Altragricoltura si sono mosse per aggregare le forze politiche regionali e nazionali, alla ricerca di un vasto sostegno politico per trovare un palliativo alla crisi. Le imprese edili sono agonizzanti, è probabile, perchè una volta che cementano tutto toccherà pensare a cementare il Mare Nostrum!!!! Le imprese dovrebbero per prima cosa assicurare qualche lavoratore in più, specializzarsi in qualcosa invece di essere dei factotum che si presentano per qualsiasi gara d’appalto e, per ultimo questi imprenditori che si danno tante arie di essere l’unica via di "sviluppo" e occupazione, dovrebbero spendere qualche soldo in più nell’impresa e PAGARE LE TASSE!!! PAGARE LE TASSE!!! PAGARE LE TASSE!!! Inoltre la frase in cui "il turista ricco viene preso a pedate e si fanno bivaccare i saccopelisti nelle spiagge ormai divenute discariche a cielo aperto" denota, dona Elena querida mia, un bel pò di razzismo, un odio per il saccopelista che non vuole andare a Porto Cervo! E la Carlo Felice che nelle piazzole cumula i rifiuti d’estate per farli diventare una "bellezza" paesaggistica duranteil resto dell’anno, fino all’inizio della nuova stagione turistica...è una colpa vergognosa di tanti: del tuo amato TURISTA RICCO, che fossi in te, porterei a casa a far le vacanze da te, delle persone ricche e povere che sono INCIVILI, MALEDUCATI e PEZZI DI MERDA che spendono,spandono, sporcano e sono quel che hanno, come dice un vecchia ma attualissima canzone. E in questo Soru non può fare granchè...LA POLITICA NON E’ UNA BALIA, L’EDUCAZIONE NASCE NELLE CASE, SI ESERCITA NELLE SCUOLE E NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI. Per quanto riguarda gli studenti "che vogliono ricercare se stessi all’estero, mentre chi ricerca veramente qui, fa la fame", ho scritto nell’articolo che Soru ha un progetto per occuparsi di questo back. Infine, querida dona Elena, ti ringrazio e la cosa mi inorgoglisce, per essere da te definito uno di quei giornalisti che scrivono senza conoscere i fatti...

A te che sei sensibile et attinzionada porgo i più sentiti besos Z lapoo


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