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Commento di Enrico De Benedetti

su Il "duro" lavoro dei vigili milanesi (non tutti per fortuna!)


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Enrico De Benedetti 6 febbraio 2009 01:55

Salve!

Premetto che non sono di parte come lo possa essere stato il "vigile incazzato" o "la signora Fabiana", ma ci sono un paio di cose che sembra nessuno abbia notato...

Io passeggio spesso in Corso Buenos Aires, adoro guardare le vetrine dei negozi di abbigliamento e ho l’abitudine di bere un caffè in un noto bar del luogo di cui non scrivo il nome per ovvie ragioni.
Ormai sono abituato a vedere i vigili correre spesso dietro i Senegalesi per sequestrare la merce contraffatta, multare le auto in doppia fila (con tanto di lamentele da parte dei conducenti che si sentono autorizzati a farlo per la mancanza di posti), intervenire in situazioni particolari che vanno oltre le mansioni che normalmente svolgono (come l’arresto di due ladruncoli al negozio "terranova" di qualche settimana fa), effettuare posti di blocco per gli autisti indisciplinati, regolare il traffico, ecc.

Il punto è questo, pubblicare un articolo del genere in questo periodo che vede l’italia in un clima di "insicurezza" non fa altro che peggiorare le cose (e non mi riferisco solo all’immagine delle divise).
Inoltre l’articolo è scritto in maniera quasi ironica, con parole che vanno al limite della calunnia (oserei dire con mancanza di professionalità giornalistica) e che non hanno un fondamento certo (lei ha seguito i due vigili per una giornata non per una settimana, mi spiego?).

Questo mi fa sorgere un quesito spontaneo: Sarà lei l’ennesimo multato/danneggiato in qualche modo da costoro che cerca di riscattarsi in questo modo? Lascio agli altri l’ardua sentenza...


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