6 novembre 2011
Onorevole Segretario del PD le riporto la risposta al mio quesito di un altro onorevole dell’Italia dei Valori del 01/10/2008:
Caro Vincenzo,
mi scuso per il ritardo con cui
rispondo alla sua mail del 3 settembre, ma come potrà capire in questo momento
gli impegni della raccolta firme per il referendum abrogativo del Lodo Alfano
occupano gran parte del mio tempo. La legge per l’elezione diretta del sindaco
prevede che, nel caso in cui al primo turno nessun candidato ottenga la
maggioranza dei voti (50% più uno) si ricorra ad un secondo turno. Il consiglio
comunale, però, viene eletto durante il primo turno. E’ quindi teoricamente
possibile che il sindaco eletto non sia espressione della maggioranza dei
consiglieri comunali. Dico teoricamente perché per ottenere la vittoria al
secondo turno, il candidato che aveva raccolto il minor numero di preferenze al
primo turno, dovrà stringere accordi con altre forze politiche anche distanti
dalla propria. Credo che a Boscoreale si sia verificata una situazione del
genere, dove alle logiche di colazione hanno prevalso accordi personali tra vari
schieramenti politici. Così facendo il rischio dell’ingovernabilità c’è, dipende
tutto dalla lealtà che i vari consiglieri dimostreranno durante il loro mandato.
Non esistono sistemi elettorali perfetti, credo però che quello utilizzato per
l’elezione del sindaco sia indubbiamente più efficace rispetto a quello che
viene utilizzato per le elezioni politiche.
Spero di fare cosa gradita
inviandole i recapiti dei responsabili dell’Italia dei Valori nella sua zona,
che ci leggono in copia. Se le interessa avere ulteriori chiarimenti e dare vita
ad iniziative politiche non esiti a prendere contatto con loro.
Il mio quesito è sempre lo stesso: la legge elettorale attuale è razionale? ha un senso logico?
è per la trasparenza?