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 Home page > Tribuna Libera > Mail inviata a Pier Luigi Bersani su legge elettorale Comuni

Mail inviata a Pier Luigi Bersani su legge elettorale Comuni

 Illustre Onorevole,

le scrivo per una piccolissima incongruenza e irrazionalità, che a mio parere, si riscontra nell'attuale legge elettorale per i Comuni sup. a 15.000 abitanti.

In questa legge è stato stabilito che si può dare un voto disgiunto, e questo è ancora razionale.

Infatti se le liste non raggiungono il 50% non si crea nessun pastrocchio, poiché il Sindaco eletto dopo il ballottaggio prende il premio di maggioranza e quindi governerà con coloro che lo hanno sostenuto nelle liste.

Nel caso raro, ma possibile in base al regolamento elettorale, in cui le liste alleate raggiungano il 50% +1 dei votanti, e il loro candidato a sindaco non raggiunge la stessa percentuale, quindi non viene eletto al primo turno, esse comunque acquisiscono la maggioranza del Consiglio Comunale.

Se al ballottaggio vince il candidato Sindaco di chi ha la maggioranza, tutto filerà liscio, o almeno, dovranno succedere bagarre all'interno della maggioranza per avere dei ribaltoni.

Se invece al ballottaggio vince il candidato Sindaco delle liste alleate che non hanno la maggioranza in Consiglio Comuale, o ci dovrà essere un ribaltone istantaneo o si dovrà rivotare subito.

Nel mio Comune, Boscoreale (NA), nel 2008 quel caso raro si è purtroppo verificato, il Sindaco eletto non aveva la maggioranza in Consiglio e quindi è iniziato il mercato delle vacche.

Io non simpatizzo per nessun partito, ma apprezzo tutti quelli che fanno atti concreti a favore degli ultimi, dei poveri, dei diseredati, dei senzatetto, dei disoccupati, dei pensionati, dei salariati, delle casalinghe, dei giovani, insomma di quelli che sopravvivono e che sognano di poter vivere dignitosamente un giorno, magari prima di morire.

Le scrivo perché mentre i politici locali, che appartengono anche al suo schieramento, si indignano per coloro che li hanno lasciati per passare con lo schieramento del sindaco, non hanno mai minimamente pensato di rivolgersi ai loro referenti in parlamento, chiedendo di razionalizzare una legge elettorale, che a un profano come me appare demenziale.

Spero che Lei legga questa mail, e mi dia una risposta.

Saluti,

Vincenzo Martire da Boscoreale (NA).

[email protected]

I commenti più votati

  • Di Marvin (---.---.---.155) 3 ottobre 2011 00:09
    Marvin

    2 ottobre 2011
    Gentile onorevole Bersani,
    sono passati due mesi dall’invio della mail,
    non chiedo mica la luna, ma solo una risposta al mio quesito.
    Grazie.
    Firmato,
    un elettore che vorrebbe essere smentito circa la lontananza abissale degli uomini politici dai semplici cittadini.

  • Di Marvin (---.---.---.35) 6 novembre 2011 16:21
    Marvin

    6 novembre 2011

    Onorevole Segretario del PD le riporto la risposta al mio quesito di un altro onorevole dell’Italia dei Valori del 01/10/2008:

    Caro Vincenzo,

          mi scuso per il ritardo con cui rispondo alla sua mail del 3 settembre, ma come potrà capire in questo momento gli impegni della raccolta firme per il referendum abrogativo del Lodo Alfano occupano gran parte del mio tempo. La legge per l’elezione diretta del sindaco prevede che, nel caso in cui al primo turno nessun candidato ottenga la maggioranza dei voti (50% più uno) si ricorra ad un secondo turno. Il consiglio comunale, però, viene eletto durante il primo turno. E’ quindi teoricamente possibile che il sindaco eletto non sia espressione della maggioranza dei consiglieri comunali. Dico teoricamente perché per ottenere la vittoria al secondo turno, il candidato che aveva raccolto il minor numero di preferenze al primo turno, dovrà stringere accordi con altre forze politiche anche distanti dalla propria. Credo che a Boscoreale si sia verificata una situazione del genere, dove alle logiche di colazione hanno prevalso accordi personali tra vari schieramenti politici. Così facendo il rischio dell’ingovernabilità c’è, dipende tutto dalla lealtà che i vari consiglieri dimostreranno durante il loro mandato. Non esistono sistemi elettorali perfetti, credo però che quello utilizzato per l’elezione del sindaco sia indubbiamente più efficace rispetto a quello che viene utilizzato per le elezioni politiche.

    Spero di fare cosa gradita inviandole i recapiti dei responsabili dell’Italia dei Valori nella sua zona, che ci leggono in copia. Se le interessa avere ulteriori chiarimenti e dare vita ad iniziative politiche non esiti a prendere contatto con loro.


    Il mio quesito è sempre lo stesso: la legge elettorale attuale è razionale? ha un senso logico?

    è per la trasparenza?

  • Di Marvin (---.---.---.115) 10 febbraio 2012 13:14
    Marvin

    I "politici" vicini al popolo magari potrebbero anche ascoltare qualche volta i semplici cittadini e dialogare con loro, prendendo esempio dal presidente degli Stati Uniti.

    L’invito a rispondere al quesito, oggi lo rivolgo a tutti gli spettabili rappresentati del Popolo che siedono in Parlamento.

    Mentre ai media tutti, chiedo una collaborazione più incisiva, facendosi portavoce delle istanze di semplici cittadini, quando queste trattano argomenti che riguardano tutta la collettività e non sono semplici sfoghi personali.

  • Di Marvin (---.---.---.184) 19 agosto 2012 12:43
    Marvin

    Finalmente una risposta da una rappresentante del Popolo che siede in parlamento nelle fila del PD, ometto il nome perchè mi ha scritto in privato:


    Sono stata eletta sindaco due volte con l ’attuale legge (elezione diretta del sindaco, l.81/93) ed entrambe le volte con un’ampia maggioranza. Ci sono stati casi cosiddetti "dell’anatra zoppa" quando il sindaco è’ eletto con una maggioranza diversa da quella da lui guidata. Succede allora che i consiglieri si dimettono subito per non avere un sindaco di ’colore’ diverso dal loro e si ritorna alle urne. Può anche capitare, come e’ accaduto a Melito nelle passate elezioni amministrative, che due consiglieri eletti nelle liste civiche abbiano appoggiato il sindaco risultato vincente. La legge nacque perchè i cittadini ’’individuassero" subito la persona che li doveva governare e fosse il loro rappresentante diretto. Naturalmente questo ha comportato i problemi di cui sopra. Infatti si può scegliere un sindaco per tanti e legittimi motivi ma non la sua coalizione. Credo che tu abbia ragione. Il sindaco è espressione di un programma, di scelte condivise con la coalizione oltre che della sua storia e della sua ’’riconoscibilità". Dunque deve essere eletto coi suoi sostenitori. E’ una legge che va rivista e modificata in questo punto, sicuro. Quando? Spero al più presto magari insieme con la riforma della pessima legge c.d.del "porcellum". un caro saluto.
    p.s. Una piccola riflessione personale: "Se i consiglieri si dimettono e si ritorna alle urne, il costo della nuova consultazione elettorale dovrebbe essere addebitato a chi ha approvato una legge irrazionale o no?

Commenti all'articolo

  • Di Marvin (---.---.---.155) 3 ottobre 2011 00:09
    Marvin

    2 ottobre 2011
    Gentile onorevole Bersani,
    sono passati due mesi dall’invio della mail,
    non chiedo mica la luna, ma solo una risposta al mio quesito.
    Grazie.
    Firmato,
    un elettore che vorrebbe essere smentito circa la lontananza abissale degli uomini politici dai semplici cittadini.

  • Di Marvin (---.---.---.35) 6 novembre 2011 16:21
    Marvin

    6 novembre 2011

    Onorevole Segretario del PD le riporto la risposta al mio quesito di un altro onorevole dell’Italia dei Valori del 01/10/2008:

    Caro Vincenzo,

          mi scuso per il ritardo con cui rispondo alla sua mail del 3 settembre, ma come potrà capire in questo momento gli impegni della raccolta firme per il referendum abrogativo del Lodo Alfano occupano gran parte del mio tempo. La legge per l’elezione diretta del sindaco prevede che, nel caso in cui al primo turno nessun candidato ottenga la maggioranza dei voti (50% più uno) si ricorra ad un secondo turno. Il consiglio comunale, però, viene eletto durante il primo turno. E’ quindi teoricamente possibile che il sindaco eletto non sia espressione della maggioranza dei consiglieri comunali. Dico teoricamente perché per ottenere la vittoria al secondo turno, il candidato che aveva raccolto il minor numero di preferenze al primo turno, dovrà stringere accordi con altre forze politiche anche distanti dalla propria. Credo che a Boscoreale si sia verificata una situazione del genere, dove alle logiche di colazione hanno prevalso accordi personali tra vari schieramenti politici. Così facendo il rischio dell’ingovernabilità c’è, dipende tutto dalla lealtà che i vari consiglieri dimostreranno durante il loro mandato. Non esistono sistemi elettorali perfetti, credo però che quello utilizzato per l’elezione del sindaco sia indubbiamente più efficace rispetto a quello che viene utilizzato per le elezioni politiche.

    Spero di fare cosa gradita inviandole i recapiti dei responsabili dell’Italia dei Valori nella sua zona, che ci leggono in copia. Se le interessa avere ulteriori chiarimenti e dare vita ad iniziative politiche non esiti a prendere contatto con loro.


    Il mio quesito è sempre lo stesso: la legge elettorale attuale è razionale? ha un senso logico?

    è per la trasparenza?

  • Di Marvin (---.---.---.115) 10 febbraio 2012 13:14
    Marvin

    I "politici" vicini al popolo magari potrebbero anche ascoltare qualche volta i semplici cittadini e dialogare con loro, prendendo esempio dal presidente degli Stati Uniti.

    L’invito a rispondere al quesito, oggi lo rivolgo a tutti gli spettabili rappresentati del Popolo che siedono in Parlamento.

    Mentre ai media tutti, chiedo una collaborazione più incisiva, facendosi portavoce delle istanze di semplici cittadini, quando queste trattano argomenti che riguardano tutta la collettività e non sono semplici sfoghi personali.

  • Di Marvin (---.---.---.184) 19 agosto 2012 12:43
    Marvin

    Finalmente una risposta da una rappresentante del Popolo che siede in parlamento nelle fila del PD, ometto il nome perchè mi ha scritto in privato:


    Sono stata eletta sindaco due volte con l ’attuale legge (elezione diretta del sindaco, l.81/93) ed entrambe le volte con un’ampia maggioranza. Ci sono stati casi cosiddetti "dell’anatra zoppa" quando il sindaco è’ eletto con una maggioranza diversa da quella da lui guidata. Succede allora che i consiglieri si dimettono subito per non avere un sindaco di ’colore’ diverso dal loro e si ritorna alle urne. Può anche capitare, come e’ accaduto a Melito nelle passate elezioni amministrative, che due consiglieri eletti nelle liste civiche abbiano appoggiato il sindaco risultato vincente. La legge nacque perchè i cittadini ’’individuassero" subito la persona che li doveva governare e fosse il loro rappresentante diretto. Naturalmente questo ha comportato i problemi di cui sopra. Infatti si può scegliere un sindaco per tanti e legittimi motivi ma non la sua coalizione. Credo che tu abbia ragione. Il sindaco è espressione di un programma, di scelte condivise con la coalizione oltre che della sua storia e della sua ’’riconoscibilità". Dunque deve essere eletto coi suoi sostenitori. E’ una legge che va rivista e modificata in questo punto, sicuro. Quando? Spero al più presto magari insieme con la riforma della pessima legge c.d.del "porcellum". un caro saluto.
    p.s. Una piccola riflessione personale: "Se i consiglieri si dimettono e si ritorna alle urne, il costo della nuova consultazione elettorale dovrebbe essere addebitato a chi ha approvato una legge irrazionale o no?

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