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Commento di Fabio Della Pergola

su Dai Cristiani agli intoccabili: un'idea comune?


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Fabio Della Pergola Fabio Della Pergola 11 ottobre 2011 13:13

Notazione interessante. Nel racconto evangelico si formula questa ipotesi. Ciò non toglie che l’essere umano in sé è ritenuto colpevole fin dalla nascita. La peccaminosità è connaturata alla realtà umana nel cristianesimo tanto quanto nell’induismo, che però lo limita ai dalit. Tutti gli esseri umani sono segnati dalla colpa e questa è una ideologia che esce dall’ambito strettamente religioso per affondare le sue radici nell’antropologia. Infatti ha contaminato di sé ambiti diversi: letteratura, arte, filosofia, psicologia. Il fatto che Dio si incarni per vivere la passione/morte/resurrezione finalizzata alla Redenzione non cambia il fatto che l’essere umano ha - in sé - un essere mostruoso, che è ciò che dicono tutti i cosiddetti esperti quando vanno in televisione a parlare di un efferato delitto: in tutti noi c’è un assassino latente che va tenuto a bada, sotto controllo. Non è la verità umana, i pazzi assassini sono pochi. Questa è - banalmente - l’influenza dell’ideologia cristiana sulla cultura occidentale. E poco vale il fatto che il Dio cristiano si sia proposto (per chi ci crede) come capro espiatorio: la natura umana ha sempre bisogno del rito di purificazione (battesimo) per essere ripulita (anche qui: per chi ci crede, è ovvio). E se la natura umana ha tuttora bisogno di essere ripulita... il Cristo morto e risorto che capro espiatorio è stato ? Cosa avrebbe espiato se ogni neonato deve essere - ancora - smacchiato dalla colpa di Adamo ?


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