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Commento di paolo

su Giappone: nucleare da esportazione e manzo radioattivo


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paolo 29 agosto 2011 17:40

Mah ! Non ho ben capito il nesso tra la decisione di uscire dal nucleare (progressivamente)e il fatto di non poter vendere la tecnologia acquisita(know-how) all’estero , là dove non sussiste il divieto di utilizzo .

Senza rifare la storia della tragedia di Fukushima , la questione non è stata la carenza di tecnologia , ma una serie di eventi straordinari che si sono abbattuti su una centrale carente di tecnologia moderna ,addirittura obsoleta se è vero che era candidata alla chiusura ,colpevolmente rimandata dalla TEPCO . Oltre ad altri colpevoli comportamenti successivi.

Non credo però che il Giappone intenda vendere componenti obsoleti di centrali costruite quasi mezzo secolo fa ( come Fukushima). Molto più probabilmente vorrà esportare l’eccellenza produttiva (riconosciuta)della nuova impiantistica nucleare(terza o più generazione),sulla quale nessuno può dire che è inadatta .Puoi contestarne il principio di opportunità , ma non che si tratti di  " ..tecnologia inutilizzabile .. ".
Semmai troverei autolesionista che un paese che ha raggiunto un patrimonio di conoscenza e di tecnologia in un determinato settore ,lo gettasse alle ortiche . 

La scelta di non ricorrere al nucleare in Italia (presa sull’onda della tragedia giapponese) , non è stata presa in funzione di una analisi tecnica che ha dimostrato l’inutilizzabiltà della moderna tecnologia nucleare di cui il Giappone è tra i maggiori rappresentanti ,ma è stata una scelta civile di principio , possiamo anche definirla politica,presa dal popolo italiano e che il nostro governo ha dovuto (obtorto collo) ingoiare . 
ciao


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