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Commento di paolo

su Italia: se il prezzo dei preservativi lo decide la Chiesa


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paolo 28 agosto 2011 20:44

A parte il "sussiegoso " di Cappelli che meriterebbe un commento a parte , sentirsi accusare di paura e di insicurezza o dare dello struzzo da un cattolico è veramente il colmo .Me lo avesse detto un razionale passi , ma detta da uno che della paura (del diavolo) ne ha fatto un dogma lo trovo non solo inaccettabile ma addirittura ridicolo .E capisco anche l’argomentare che tende a distogliere l’attenzione dai temi spinosi che lo coinvolgono , essendo cattolico , a tutt’altro . Non che il tutt’altro non esista , lo vedo eccome ,ma c’è anche quel macigno fatto di privilegi ingiustificati che in un paese laico e civile non dovrebbe esistere e che si chiama Chiesa cattolica . 


Riguardo all’osservazione se ci sia o meno la prova provata che l’aliquota iva sia scaturita da una richiesta specifica della Curia Romana , come al solito ci soccorre la estrema sinteticità e praticità degli argomenti di PV21 .
La richiesta esplicita , caro amico xxx.190, sta nel fatto in se, nel senso che ,guarda caso , nessun governo della repubblica ,e tanto meno il presente ,se l’è sentita di deliberare su una faccenda che non piace a sua Santità . Anche non decidere è una decisione , e siccome l’anatema papale è forte e chiaro guai a chi si permette . Questo dimostra tutti i limiti di ciò che succede a vivere in uno stato confessionale . 

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