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Commento di Vindice

su Biotestamento: ddl Calabrò è crudele e imporrà nuove sofferenze ai cittadini


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Vindice 13 luglio 2011 16:43

La legge che il Parlamento si appresta ad approvare non è nè giusta,nè ingiusta,è soltanto ridicola.In un Paese civile il legislatore non può permettersi di legiferare sulla vita e sulla morte,cioè invadendo un campo che fa parte della vicenda umana,ma la trascende, perchè è altrove che se ne regola la complessa dinamica.Per i credenti c’è la legge di Dio ed essi non hanno bisogno che il legislatore indichi loro il percorso da seguire per non incorrere in peccato.Il vero credente aborre l’aborto,considera innaturale la fecondazione assistita,è contrario al divorzio ed accetta la malattia come viatico,nella speranza dell’altra vita in cui egli crede fermamente.Come si vede,nei confronti del credente l’intervento del legislatore su questi temi è del tutto inutile,improprio,addirittura offensivo.Infatti,non muta la condizione del credente neppure in quei Paesi nei quali la legislazione è rigorosamente laica.Nel nostro Paese purtroppo la laicità dello Stato è soltanto un nomen perchè poi nei fatti il legislatore interviene con leggi che non servono ai cattolici ed ignora colpevolmente i non credenti,o comunque coloro che intendono fare i conti solo con la propria coscienza e non pure con leggi che in pratica pretendono di vietare il peccato.Si tratta insomma di voler penalizzare tante persone perbene che informano la loro vita sul principio"honeste vivere,neminem laedere",ma che della loro vita vogliono disporre liberamente.Ecco perchè le tesi che il nostro legislatore porta a sostegno delle leggi che riguardano la sfera privata dell’individuo,la sua coscienza,quand’anche non importino palesi violazioni della Carta,sono assurde,prive di senso logico,ma soprattutto inutili.Anche perchè,ed è questo l’aspetto peggiore,queste leggi le subiscono soltanto i non abbienti che non possono intraprendere viaggi per esempio per andare a comprare all’estero costosissime maternità. Lo Stato è di tutti,credenti e non,ed è questo,e soltanto questo,il concetto di laicità. Il resto sono fole,chiacchiere al vento che sottendono opportunistici comportamenti vòlti alla raccolta del consenso,soprattutto presso le gerarhie ecclesiali.Dovrebbe rendersene conto la stessa Chiesa cui certamente non sfugge che neppure con la legge penale si ottengono comportamenti virtuosi. "Il cielo stellato su di te,la legge morale in te",come insegna il grande filosofo Immanuel Kant.


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