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Commento di maurizio carena

su Riotta contro internet


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maurizio carena 24 gennaio 2009 14:19

 per Paola: mi spiace che il pezzo non sia piaciuto.

avrei altresi gradito delle critiche argomentate, non autoreferenziali, anche solo per potermi migliorare.

 I miei "riferimenti" vengono contestati, ma sula base di cosa? Oggettivamente Freedom House e Noam Chomsky mi sembrano (e non solo a me) abbastanza attendibili. Inoltre uno e’ conservatore e l’altro progressista. A chi dovrei riferirmi? All’obsoleto e screditato auditel, o magari alle informazioni di mainstream come "Libero" di Renato Farina o, perche’ no, al tg4?

Il mio pezzo e’, essenzialmente, un commento. Cerco di portare le motivazioni che reputo piu’ importanti, nelle mie modeste capacita’. Il suo unico valore, semmai ne ha uno, e di far riflettere. Me per primo.

 Su una cosa concordo con Paola: i toni.
 Forse per uno strascico di quell’educazione borghese che mi hanno inculcato sin da piccolo, cerco quasi sempre di evitare di apostrofare certa gente come si merita, e di far prevalere l’educazione sull’indignazione e la rabbia.
 Hai ragione: Riotta avrei dovuto chiamarlo per quello che e’ ovvero un traditore del giornalismo, un ignobile servo (e complice) di quella vergognosa casta di parassiti al potere in Italia: una casta di delinquenti, inquisiti, indagati, corrotti, corruttori, faccendieri, speculatori, ovvero la quasi totalita’ della classe dirigente, che sta sfasciando l’Italia e che non potrebbe mantenere il potere senza il lavaggio del cervello dei Riotta e dei Rosella, dei Fede. 
Ma mi piace pensare che, piu’ dei toni, possano gli argomenti. Specie sul web.





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