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Commento di fulviob55

su Termovalorizzatori, sì o no?


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fulviob55 1 marzo 2011 13:54


Il mio articolo verte sul provare a spiegare , abbastanza semplicemente, com’è fatto un termovalorizzatore e su come avvengono i processi di depurazione fumi e ceneri.
Forse ho interpretato male il Suo commento ma mi pare Lei si sia fermato su di una frase senza leggere tutto l’articoloe e che non dica niente di più di quanto detto da me.
Il concetto di "Rifiuti zero" mi sembra lo stesso di "Raccolta differenziata spinta", magari spinto ai limiti estremi ma sempre quello.
Lei dice:.. "Dopo aver separato alla fonte i materiali ed aver isolato quelli riciclabili, riutilizzabili, compostabili, inviandole a diversi impianti, resterà un’ultima frazione di cose residue,cioè gli articoli che non possono essere riciclati, recuperati o compostati."..Non è lo stesso che dico io nel terzo paragrafo?
Le posso garantire che all’impianto dove lavoro arrivano, giornalmente, bilici provenienti dagli impianti di compostaggio e riciclo carichi di scarti non riciclabili e del residuo di compostaggio.
Per quanto riguarda le ricadute sull’economia locale, esse ci sono, e ci sarebbero sempre, se gli impianti fossero tutti di proprietà dei comuni che potrebbero così destinare gli utili, provenienti dalla vendita dell’energia elettrica prodotta, al ribasso della TARSU, la tassa sui rifiuti, e a finanziare servizi migliori per la loro comunità. Come succede nei casi d’impianti , in toto o in parte, non pubblici.
Sono d’accordo che sarebbe bellissimo poter riciclare tutto, sarebbe meraviglioso riuscire a non produrre rifiuti, ma, ad oggi, è un’utopia. Speriamo nel futuro di riuscirci.
Cordialmente.


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