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Commento di illupodeicieli

su Fatto Quotidiano: adulti che giocano alla guerra


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illupodeicieli 23 febbraio 2011 12:28

Nell’articolo di Fini si fa riferimento all’età media degli italiani, 43 anni, e alla disoccupazione che è al 29%: le conclusioni che si possono trarre da questi dati dovrebbero essere quelle di una imminente rivoluzione o meglio di una o più sommosse da parte di chi non ha lavoro. Il punto toccato da Fini è anche il seguente: il sostegno fornito dai genitori ai figli ,disoccupati o sottopagati. Per entrare nelle mie osservazioni dico che occorre valutare come è strutturato il nostro modo di vivere e sapere o ipotizzare che cosa si vuole fare o si vorrebbe, magari all’indomani di una sommossa. Un passo indietro per dire che , concordo con Grillo e con chi non vuole o non vorrebbe vedere eletti chi è stato per più di due legislature in Parlamento e ovviamente niente elezioni senza poter esprimere preferenze: far valere i referendum e quindi abolire i rimborsi milionari. Tornando a bomba mi chiedo: ma il disoccupato vuole andare a fare il commesso? Il laureato vuole andare a fare il ricercatore?Il diplomato o chi è senza diploma vuole davvero aprirsi un negozio?Su altri punti ,salienti secondo me, c’è da discutere ma anche da prendere decisioni: intendo anche sottolineare che i cambiamenti, spero in meglio, non possono vedersi se su alcuni temi si soprassiede e si dice, in perfetto italiano, che sono cose che si vedranno e su cui si discuterà...dopo e col tempo. Parlo di scuola, di avviamento allo sport, di musei e di opere d’arte e reperti archeologici da tirare fuori e catalogare ed esporre...............in Italia (ricordiamoci il business che fecero a Londra per la mostra su Adriano e anche con i ...nostri "pezzi"), di valorizzazione turistica , di riapertura di aziende importanti in settori come elettronica, di banda larga , di intrattenimento (e non di rincoglionimento). Dico che su alcuni punti occorre sapere se e come si possono cambiare. Purtroppo ,ma non per essere troppo polemico, i punti chiave di certa opposizione, sono la riforma della giustizia e il conflitto di interessi e ,dulcis in fundo, Lui: ma non si può essere sbrigativi come ,appunto fanno, un Bersani o un Casini, che per lavoro intendono solo evitare che alcune aziende chiudano ma non vedono nè parlano di sviluppo. Non si può essere miopi e credere che il lavoro siano la creazione di grossi centri commerciali in stile Ikea o ,come qui da noi in Sardegna, la creazione di un nuovo stadio di calcio con annessi negozi (di sicuro in franchising e con marchi, quindi internazionali): questi specchietti per le allodole vanno bene per i politici locali che si illudono che la ricchezza e il benessere per i cittadini siano i mille euro al mese del magazziniere o della cassiera.Quella è povertà e Fini lo ricorda quando fa osservare che a Milano, ma aggiungo io anche a Cagliari, di certo la coppietta che si vuole sposare non può comprare casa in città e nemmeno prenderne una in affitto. Detto ciò, concludo rimarcando che sarebbe anche facile scendere in piazza e spaccare vetrine o rovesciare auto, ma non avrebbe senso se, come appare chiaro, ti ritroveresti al potere se non dei generali o colonnelli, delle persone che già in passato quando bloccavano appalti e lavori, quando applicavano tagli alla spesa sociale, ripetevano che "è l’Europa che ce lo chiede e dobbiamo essere flessibili". Queste e altre osservazioni le sto facendo, inutilmente, dal lontano 2005 nel mio blog e anche in commenti lasciati un po’ ovunque.
ps.: ho omesso di parlare di moratorie per tasse e tributi che gli ufficiali armati di Equitalia cercano,anche inutilmente, di incassare, salvo poi ritrovare degli allegati corposi pieni di vendite giudiziarie nei vari quotidiani: i nostri beni svenduti e acquistati dai soliti noti.


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