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Commento di paolo

su Giornalismo e atti intimidatori


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paolo 7 febbraio 2011 23:48

E difatti ,al momento la Bocassini non ha presentato alcuna denuncia per diffamazione nei confronti del Giornale , resta tuttavia in piedi il reato di abuso d’ufficio che riguarda , al momento ,Brigandi’ che risulta l’unico indagato per avere richiesto quei fascicoli tra i quali si trovava il documento incriminato .La perquisizione della giornalista era ai fini della ricerca di materiale probatorio . Ed è pure chiaro che prima di definire la posizione della giornalista e quindi della testata in questa vicenda ,deve essere definita la posizione di Matteo Brigandi’ che , ovviamente , nega ogni addebito .

Qualora si accertassero le responsabilità di Brigandi’ , sarebbe conseguente la valutazione della posizione della giornalista nella vicenda e quindi del Giornale in relazione ai rapporti con l’imputato.
Nessuno mette in discussione la libertà di un giornalista di difendere le proprie fonti , cosi’ come nessuno nega la libertà di pubblicare una notizia . Resta tuttavia ,deontologia a parte , l’obbligo di rispettare le leggi sia nell’acquisizione dei documenti che nella pubblicazione dei medesimi . Poi sta al giornalista valutare se farlo o meno a seconda dell’importanza del materiale d’inchiesta .
Probabilmente nessuno " dei giornalisti della nostra parte " ha ravvisato un’attacco alla libertà di stampa dal momento che fatti del genere avvengono , come ti dicevo , anche nei confronti di altri giornalisti e altre testate , senza che ci sia chi grida allo scandalo , a parte gli interessati ,come appunto nel caso del Giornale.
Concludo dicendo che la libertà di stampa non è una patente di impunità sic et simpliciter .
Esiste la responsabilità civile e penale di ciò che si pubblica . 
Ti saluto ,è stato un piacere.

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