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Commento di geronimo54

su Debito pubblico e crescita economica. La chiave è nel Mezzogiorno


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geronimo54 geronimo54 2 febbraio 2011 21:29

Non si capisce perché le medicine amare debbano ingoiarle sempre gli stessi!Tu dici che quanto preannunciato dal nostro (purtroppo) presidente del consiglio va nella direzione giusta, ma quale insuperabile ostacolo rappresenta l’art.41 della Costituzione? Forse perché dispone che l’iniziativa privata (che è libera) non possa svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana? o perché prevede che la legge determini i programmi ed i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali? Francamente non mi sembra una palla al piede per nessun imprenditore serio.
Per quello che riguarda poi l’affermazione che il problema dell’Italia sia il mezzogiorno, io ribalterei i termini: non sarà, per caso, che il problema del mezzogiorno sia l’Italia? Quello che tu dici è vero, che cioè lì la spesa è di peggiore qualità e più improduttiva, ma io ti domando: perchè lo stato per il meridione fa meno e quel meno lo fa anche peggio? Forse perché da 150 anni si cerca di fare del mezzogiorno solo un mercato dove vendere le merci prodotte al nord.
Si è preferito, negli anni, elargire pensioni di invalidità (utilizzandole nel voto di scambio e portando ad una crescita della spesa pubblica), magari "indennizzare", purché quelle regioni se ne stessero buone e non realizzassero quello che era nelle loro potenzialità. Non è un caso se gli anni in cui è cresciuta di più l’economia meridionale sono quelli successivi alla chiusura della Cassa per il Mezzogiorno. Ma la "svolta virtuosa" non può venire dalle liberalizzazioni e, meno che mai, dalla defiscalizzazione per la quale manca la copertura finanziaria.
Non credo che quello che tu auspichi per il meridione sia realizzabile da questo governo in cui c’è una parte politica che rema solo verso il suo porto e, se ti ha scandalizzato la proposta di Giuliano Amato su una imposta patrimoniale, ti consiglio di leggerti la bozza sul federalismo fiscale che è in discussione in questi giorni: potresti scoprire per esempio come ci si appresta a dare, per il tramite dei comuni, un ulteriore colpo ad imprenditori ed artigiani.

Quel signore che aveva promesso che non avrebbe mai messo le mani nelle tasche degli italiani, in questi ultimi due anni ha già fatto lievitare la pressione fiscale a livelli da record.... E non è finita qui!


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