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Commento di Giuseppe D’Urso

su Sicilia: concorso scuola, la Lega non vuole asini al Nord e il PD ubbidisce


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Giuseppe D’Urso 30 dicembre 2010 19:55

Il CGA ha disposto l’annullamento della procedura concorsuale, non lasciando spazio all’amministrazione la quale non ha potuto fare altro che annullare in toto il concorso considerato che secondo la giurisprudenza amministrativa l’annullamento degli atti generali e collettivi fondato su cause indivisibili, opera non solo nei confronti delle parti che sono state in giudizio, ma anche nei confronti di coloro che, sebbene rimasti estranei al giudizio, si trovino nelle medesime condizioni dei ricorrenti, posto che un atto sostanzialmente e strutturalmente unitario ed inscindibile, non può esistere per taluni e non esistere per altri. 
Ecco per quale ragione è stato travolto tutto il concorso e che non può parlarsi di alcuna violazione del diritto del contraddittorio. Questo vizio rilevato dal Consiglio di Stato è talmente grave da assorbire tutti gli altri motivi compreso quello della mancata correzione degli elaborati. Irrilevante sul piano amministrativo, anche se inspiegabile, l’archiviazione sul piano penale. Infatti, si tratta di illegittimità non di illecieità. Questi sono concetti elementari che sfuggono a chi ha la pretesa di parlare di diritto. 
Le sentenze si fondano sul dato giurisprudenziale ed è all’interno della magistratuira secondo i suoi schemi e secondo le sue regole che viene chiesta ed ottenuta la tutela dei diritti. La politica deve restare fuori da questo contesto. Il Parlamento intervenendo sulla questione ha violato il principio di separazione dei poteri.
Questi signori che contestano la sentanza del CGA (sezione del Consglio di Stato), tuttavia tacciono sui motivi della inesistenza della valutazione. Nulla dicono sulla elementare circostanza che mancando di fatto la possibiltà concreta anche di leggere il tema per intero non spiegano in base a quale criterio sarebbe stata redatta la graduatoria. In base a quale criterio è stato attribuito il voto e deciso il 18 o il 21 o il 27? Di questa inezia i signori detrattori della magistratura non parlano non dicono nulla.
La prova evidente della mancanza assoluta di correzione emerge dalla constatazine che elaborati con errori grammaticali, di sintassi e deficienze nella sillabazione, sono stati valutati positivamente e con voti altissimi.
Dicevo sopra che ritengo inspegabile l’archiviazione disposta dalla Procura di Palermo alla quale è stata inviata una dettagliata denuncia ed è stato chiesto anche il sequestro dei computer contenenti i files. Inspiegabile perchè se per esempio un medico certificasse di aver visitato un tizio e poi dovesse emergere che nessuna visita è stata effettuata dal medico lo stesso verrebbe sottoposto a procedimento penale per falso ideologico. Mi chiedo : se la commissione ha dichiarato di aver corretto i compiti e di averli valutati e poi emerge che tale operazine non poteva essere effettuata nei tempi dichiarati in verbale (atto pubblico che fa fede fino a querela di falso) sulla base di quale valutazione la procura ha escluso la responsabilità della Commissione? Se la Commissione nel tempo indicato in verbale (atto pubblico) non aveva, come dimostrato anche nel corso della trasmissione MiMandaRai3, neanche il tempo di leggere la prima pagina come ha fatto ad attribuire il voto?
Di questo i detrattori della magistratura che denunziano la violazione del giusto processo del diritto di essere parte nulla dicono.
Tacciono anche dei rilievi allalegge Siragusa formulati dalla Commissione affari costituzionali in seno alla Camera dei deputati.


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