Bossi è il palafreniere e Maroni è il mastro orologiaio. Bossi punta al traguardo dei decreti attuativi del federalismo. Poi tutti al voto. Maroni ha già fissato la data del 27 marzo.
Non bastano 8 o12 "moderati" ammaliati dall’antica fede per tenere in sella il Cavaliere.
E neppure servono. Stante la legge "porcellum", anche con un consenso ridotto al 30% degli elettori, l’asse PDL-Lega può ancora consegnare al Cavaliere la maggioranza di 340 seggi alla Camera.
Resta l’incognita Casini. Lasciati soli, Fini e Rutelli rischiano l’estinzione.
Intanto la crisi (ex-ripresa) grava sul paese come Se fosse Stagnazione ...